Tragedia sfiorata a Solanas per una mamma in vacanza: “Ringrazio gli angeli sardi” (Video)

La bambina in preda alle convulsioni a Solanas.

Tragedia sfiorata nei giorni scorsi a Solanas, dove una famiglia modenese, mamma, papà, tre figlie e un cane, ha trascorso le vacanze per il secondo anno consecutivo, di 8 trascorsi nell’isola.

Improvvisamente, la figlia più piccola, Azzurra, 11 mesi, ha cominciato ad accusare febbre alta e vomito. “Le abbiamo somministrato un antipiretico, ma non ha funzionato, e pasata la notte, siamo rimasti a casa. Ma alle 12 ha iniziato a stare ancora peggio. “Sembrava che dovesse vomitare – racconta la mamma, Romina Aloisi, 42 anni, di Modena -, poi sono iniziate le crisi convulsive e ha perso conoscenza. Eravamo disperati, abbiamo chiamato i soccorsi“.

Attimi di disperazione, tra impotenza e speranza. “Nessuna moglie dovrebbe percepire il terrore del proprio compagno. Nessun genitore dovrebbe provare l’impotenza di non riuscire a salvare il proprio bimbo, trovarsi a pregare ad alta voce cercando disperatamente aiuto in uno sguardo estraneo, vedere il terrore negli occhi dei propri figli e non riuscire a rassicurarli perché tu stesso stai andando nel panico più totale. Pregare, sperare e stringere al proprio petto la propria creatura supplicandola di non abbandonarti. Attendere minuti interminabili un’ambulanza, minuti che sembrano un’eternità, ma che invece sono stati fondamentali per prestare un primo tempestivo soccorso alla mia bambina a Solanas, da parte del 118 di Villasimius.

Dopo il primo intervento si è reso necessario un ulteriore intervento d’urgenza. موقع العرب “È stata la più brutta giornata della mia vita. In pochi minuti mi sono sentita persa, smarrita, impotente, stringevo a me mia figlia e la pregavo di resistere e di non lasciarmi, perché non ce l’avrei fatta a perdere anche lei. Chiedevo aiuto a Dio, a mio suocero che non c’è più di stare accanto a mia figlia, di fargli superare la crisi che stava avendo, di non farmela portare via”.

L’elicottero con la bambina a bordo al momento del decollo da Solanas verso il Brotzu

L’aiuto provvidenziale arriva dal cielo, un elicottero del servizio di elisoccorso regionale. “Il pilota dell’elicottero ha fatto un difficilissimo atterraggio nella piazzetta di Solanas, tra alberi e fili elettrici, e in un’attimo mi sono trovata seduta legata al seggiolino dell’elisoccorso con un paramedico che mi dava istruzioni mentre un medico collegava mia figlia al monitor dei battiti cardiaci e la iperventilava, adagiandola con delicatezza e velocità sulla lettiga dell’elisoccorso, stabilizzandola e non perdendo un suo respiro”.

L’istinto materno ha prevalso sulla paura di volare. “Fissavo il corpicino privo di sensi di mia figlia e il monitor per controllare i suoi battiti, raccogliendo tutta la forza che mi rimaneva in corpo, e mi sono ritrovata ancora una volta a pregare nostro Signore di non portarmela via, e a invocare mio suocero, guardando i gesti che si facevano i due medici che stavano aiutando la mia bambina ad uscire da quella crisi. Vedevo che si parlavano nelle cuffie, nelle mie il silenzio assordante del nulla. Il terrore che mi percorreva ha prevalso sul mio terrore di volare, sul terrore dell’altitudine e della claustrofobia. Nessun attacco di panico, che sicuramente in altre circostanze avrei avuto”.

L’arrivo a Cagliari, al Brotzu, con la bambina ancora priva di sensi. لعبة جاك بوت “Arrivati a Cagliari in pochi minuti, mia figlia era ancora esanime. La chiamavo, la pregavo di non andarsene, ma lei era caduta in una specie di stato catatonico da 15 minuti. Ci sono volute parecchie ore prima che riuscissi a stringerla nuovamente tra le mie braccia. Dio ha ascoltato il mio grido disperato. Non ha voluto privarmi del suo amore. مراهنات كرة القدم اليوم Dio ha voluto mandarmi 15 angeli che hanno salvato la mia piccola bambina. Sarò per sempre grata agli operatori del 118 di Villasimius, agli angeli dell’elisoccorso dell’Areus di Cagliari e a tutto lo staff medico del pronto soccorso del Brotzu di Cagliari, per avermi restituito mia figlia e per aver lottato non perdendo mai la speranza nemmeno per una frazione di secondo. Grazie a loro, mia figlia oggi è nata nuovamente“.

La bambina adesso sta bene, i medici del reparto di neurologia del Policlinico di Modena la terranno in osservazione per precauzione. La famiglia è rientrata ieri in Emilia Romagna, ma tornerà per le prossime vacanze. “Torneremo in Sardegna il prossimo agosto e riporteremo Azzurra a trovare i suoi soccorritori come abbiamo fatto avantieri mattina prima di partire. Io e mio marito sosterremo i volontari soccorso Villasimius costa sud est per riconoscenza per aver salvato Azzurra. Sarò per sempre debitrice“.

La famiglia modenese con gli operatori del 118 di Villasimius poco prima di lasciare la Sardegna
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