Turista pentita restituisce una busta di sabbia rosa di Budelli, “presa in prestito” nell’86

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Turista pentita restituisce un sacchetto di sabbia di Budelli dopo 37anni.

Altra epoca, altra consapevolezza, e forse, diversa presa di coscienza dell’importanza della preservazione del territorio per mantenerlo incontaminato, o almeno il meno contaminato possibile. Sono diversi e continui, ormai, i gesti di “riparazione” di turisti che restituiscono ciò che avevano portato via dalla Sardegna, rubandolo alla natura.

Nei giorni scorsi l’ultimo caso. Giovanna ha deciso di recapitare al Parco di La Maddalena un sacchetto di sabbia rosa prelevato da Budelli nel lontano 1986, ben 37 anni fa. “Presa in prestito“, specifica la signora, in modo spiritoso. Ha così riparato al danno provocato al territorio e a tutti i sardi, privati senza titolo di una parte, seppur piccola, di uno dei tanti gioielli che rendono quello della Sardegna un territorio unico nel mondo.

Il sacchetto di sabbia rosa prelevato e restituito da Giovanna 37 anni fa, verrà restituito dall’Ente Parco dell’Arcipelago di La Maddalena al suo arenile d’origine, presso la spiaggia rosa di Budelli.

Un gesto semplice, non un caso isolato fortunatamente, che inverte la tendenza dei turisti di ogni parte del mondo che scelgono la Sardegna come meta turistica e decidono di rubarne qualche pezzetto per portarselo a casa. Casi in controtendenza sempre più numerosi: l’effetto positivo, seppur generato da un furto, é educativo e di impatto. La Sardegna rimanga il più a lungo possibile com’è, affinché più generazioni umane possibili possano godere della sua bellezza. Come souvenir vanno bene anche le calamite.

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