Un viaggio tra le opere di Manet a Olbia: cosa c’è da vedere

La mostra al Museo Archeologico di Olbia.

Sicuramente poco conosciuta, l’arte incisoria di Edouard Manet, si mostra ora con una originale mostra al Museo Archeologico di Olbia. Sono una trentina i fogli, tra acqueforti, acquetinte, puntesecche, realizzati tra il 1860 e il 1882, in arrivo dalla Collezione Ceribelli di Bergamo.

Le lastre furono acquistate nel 1905 da Alfred Strölin, editore e collezionista tedesco, per essere tirate in 100 esemplari con l’intento di rappresentare la più importante produzione pittorica dell’artista francese. Un progetto che arrivò dopo la morte di Manet e che intendeva mettere un punto fermo sull’importanza delle incisioni nella sua pratica.

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La produzione grafica sperimentale e innovativa di Manet è considerata fondamentale nello sviluppo del mezzo di stampa, in particolare l’incisione e la litografia.

Furono la ricerca di un’immediatezza espressiva, l’attenzione ai valori della materia, la sintesi delle forme a guidare Manet sulla strada di una vera e propria rivoluzione figurativa con l’incisione.

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