Giovane crocerossina di Olbia è Alfiere della Repubblica: Mattarella premia Viola Bandinu

Viola Bandinu nominata Alfiere della Repubblica da Mattarella

Il regalo di compleanno l’ha ricevuto in anticipo: domani la crocerossina di Olbia Viola Bandinu compirà 17 anni e oggi Mattarella l’ha nominata Alfiere della Repubblica. Un riconoscimento arrivato dal Quirinale per la sua disponibilità nell’aiutare gli altri, soprattutto durante i difficili momenti della pandemia. “Per il maturo impegno con cui partecipa come volontaria a progetti e attività di doposcuola per i ragazzi più giovani – si legge tra le motivazioni -. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso anche di diventare un esempio per altri volontari”.

Sul sito del Quirinale vengono ricordate le attività svolte dalla quasi neo 17enne di Olbia premiata da Sergio Mattarella. “Giovane volontaria della Croce Rossa Italiana, Viola ha deciso di impegnarsi con energia e curiosità in numerose attività sociali. Ha partecipato attivamente ai progetti di doposcuola rivolti ai ragazzi più piccoli – si ricorda -. Durante la pandemia, nell’ambito dell’iniziativa della Croce Rossa “Il Tempo della gentilezza“, Viola si è occupata della consegna di pacchi alimentari e buoni spesa a quanti si trovavano in condizioni di maggiore vulnerabilità. Grazie a una spiccata capacità di ascolto e alle sue doti comunicative è diventata, in breve tempo e nonostante la giovane età, un punto di riferimento nello stesso team dei volontari”.

Il pastore di Uras

C’è anche un pastore 19enne di Uras tra i giovani che Mattarella ha nominato Alfieri della Repubblica. Si tratta di Simone Rovere Meloni. “Per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione. La solidarietà ricevuta gli ha dato la forza per rialzarsi e per continuare a fare il lavoro che aveva scelto per il suo futuro”.

“Simone è un giovane pastore sardo che, a fine novembre del 2021, dopo una notte di pioggia incessante, ha visto annegare nel fango più della metà del suo gregge di pecore. Un colpo tremendo che poteva pregiudicare per sempre la sua attività. Grazie all’appello della Caritas di Ales-Terralba sono stati raccolti fondi che gli hanno consentito di rialzarsi. La solidarietà ha travalicato i confini della Sardegna e ha permesso al giovane di acquistare nuove pecore e di mettere in sicurezza il terreno. Ma la generosa catena non ha prodotto soltanto un significativo risultato economico: ha dato a Simone un’iniezione di fiducia e gli ha permesso di continuare il lavoro che aveva scelto e di ricominciare a pensare il suo futuro“.

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