Pochi voli, cari e in ritardo: l’attacco M5s alla continuità aerea

continuità aerea

Le critiche del consigliere Li Gioi sulla continuità aerea.

Prezzi dei biglietti aerei alle stelle, ritardi, cancellazioni e numero dei voli insufficiente. Questa è la situazione della nuova continuità aerea. “La situazione che stiamo vivendo in Sardegna – denuncia Roberto Li Gioi (M5s) sta portando al collasso il nostro sistema turistico ed è figlia del fatto che si sta applicando un bando di continuità territoriale peggiorativo rispetto a quello del 2013, che obbliga, ad esempio, le compagnie aeree a prevedere un aeromobile aggiuntivo soltanto quando si giunga a un tasso di riempimento del 91%. Un bando a cui la maggioranza ci ha condannato fino a ottobre 2024”.

“Le recenti affermazioni dell’assessore Moro – osserva il consigliere – sono contraddittorie e rivelano una evidente confusione. Infatti, l’assessore ieri ha affermato che continuerà a sostenere la tariffa unica. Ciò significa riproporre il braccio di ferro con l’Europa, portato avanti sin da inizio legislatura, e che è andato sempre incontro a sonore bocciature”.

“Nei mesi scorsi, lo stesso assessore Moro aveva manifestato concreto interesse per un sistema di continuità sardo, un sistema misto, che trae gli aspetti migliori dai sistemi francese e spagnolo attualmente in vigore, e che siano adattabili alle caratteristiche della nostra isola”.

“Mi chiedo – prosegue Li Gioi – in primo luogo che senso abbia questo passo indietro. Oggi inoltre l’assessore parla di tariffa unica e di tetto massimo. L’assessore decida quale delle due strade intenda percorrere perché si tratta di due soluzioni in contrasto l’una con l’altra”.

“Infine sottolineare che questo sciagurato sistema di continuità territoriale ha determinato un calo del 30 % degli arrivi di passeggeri italiani certificato dagli addetti ai lavori. Una riduzione delle presenze dovuta ai prezzi esorbitanti dei voli che si accompagna all’idea ormai consolidata, e dovuta all’analoga condizione vissuta la scorsa stagione estiva, che la Sardegna sia una meta proibitiva. I turisti partono ormai prevenuti e decidono sempre più spesso di scegliere altre mete. Nel momento in cui ad esempio si trovano bene in Puglia e Croazia sono portati a ritornarci senza prendere minimamente in considerazione l’opportunità di trascorrere le ferie in Sardegna”.

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