Volontariato e farmacie, cosa c’è dietro il Banco farmaceutico in Gallura

Il 25esimo anniversario del Banco Farmaceutico a Olbia.

Il 6 dicembre scorso, nella sala convegni della parrocchia di San Ponziano a Olbia, si è celebrato il 25° anniversario del Banco Farmaceutico, un’importante realtà di solidarietà che combatte la povertà sanitaria in Italia e nel mondo.

Laura Soldo, responsabile per la Gallura, ha voluto mettere in evidenza l’impegno del Banco Farmaceutico nella Gallura, facendo riferimento alla GRF 2024. Ad Olbia, sono state coinvolte 12 farmacie, insieme a farmacie di altre città della Gallura, come Calangianus, Tempio, La Maddalena, Budoni, Arzachena, Palau e Santa Teresa. Un’adesione che conferma l’importante capillarità dell’iniziativa sul territorio. La partecipazione dei volontari è altrettanto significativa: tra 50 e 70 persone si sono impegnate a coprire i turni nelle farmacie, facendo sentire la propria presenza nel cuore della comunità.

Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui Nazzareno Lemma, responsabile delle Giornate di Raccolta del Farmaco, Vincenzo Gaetani, responsabile Recupero Farmaci Validi, Silvia Bini, responsabile Donazioni Aziendali e Marco Cassarà, delegato di Ferrara e componente CDA Banco Farmaceutico. Un appuntamento che ha riunito Croce Rossa Italiana, farmacisti, volontari e esponenti della società civile per fare il punto su una realtà che tocca sempre più famiglie italiane. La responsabile per la Gallura, Laura Soldo, ha ideato e moderato l’incontro, sottolineando l’evoluzione del Banco e la sua continua crescita, soprattutto nel territorio sardo.

Il Banco Farmaceutico è nato a Milano nel 2000, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani farmacisti, ispirati dalla Colletta Alimentare. Da allora, ha esteso la sua attività in tutta Italia, con 99 delegazioni e oltre 2.000 enti assistenziali convenzionati. Nel 2024, le Giornate di Raccolta del Farmaco hanno visto coinvolte 5.689 farmacie, con la partecipazione di 19.000 farmacisti e 25.600 volontari, che hanno raccolto 588.013 farmaci, pari a un valore di oltre 5 milioni di euro.

In Sardegna, come a livello nazionale, l’iniziativa è sostenuta da numerosi enti locali che distribuiscono i farmaci raccolti. Tra questi, il Banco di Solidarietà, la Caritas Diocesana, il Gruppo Volontariato Vincenziano San Paolo, Libere Energie, e diverse strutture che assistono le persone più vulnerabili, come le case di riposo e i Centri di Aiuto alla Vita.

Oggi la povertà sanitaria è un fenomeno che riguarda ben 427.000 persone in Italia, le quali non hanno accesso a cure adeguate. Per queste persone, il Banco rappresenta una risorsa fondamentale. I farmaci necessari vengono raccolti attraverso le GRF, le donazioni aziendali e il recupero di farmaci validi dei privati. Come sottolinea Nazzareno Lemma, le GRF sono ormai un appuntamento annuale che coinvolge migliaia di volontari e che dal 2020 si è esteso a una settimana intera, per rispondere con maggiore efficacia ai bisogni dei più fragili. Il successo delle iniziative del Banco Farmaceutico è anche il frutto di un forte impegno del volontariato, che rappresenta la spina dorsale di molte delle sue operazioni. Le testimonianze dei volontari parlano di un’esperienza che non solo aiuta gli altri, ma arricchisce anche chi decide di mettersi al servizio della comunità.

L’impegno del Banco Farmaceutico non si limita ai confini italiani. Dal 2016, l’associazione ha avviato una serie di donazioni internazionali, in particolare in paesi in difficoltà come il Venezuela, l’Afghanistan, l’Ucraina e il Libano, con una distribuzione di oltre 3 milioni di medicinali. Nel 2024, la risposta all’emergenza sanitaria in Ucraina ha visto la donazione di beni sanitari per un valore di oltre 34 milioni di euro, un segno tangibile della solidarietà che non conosce confini.

Guardando al futuro, il Banco Farmaceutico si prepara ad affrontare nuove sfide, come la creazione di stock di farmaci per rispondere prontamente alle emergenze, e l’ulteriore potenziamento delle donazioni aziendali, un settore che continua a crescere in maniera esponenziale.

In questo contesto, l’esperienza di Laura Soldo unita a quella di Daniela Lintas, storica responsabile, rappresentano un esempio virtuoso di come la solidarietà possa fare la differenza, non solo nel rispondere ai bisogni di chi soffre, ma nel costruire una rete di aiuti che, anno dopo anno, diventa sempre più forte e capillare. ”Di fronte a una società che invecchia e a un welfare in difficoltà, è fondamentale il contributo di ciascuno di noi”, ha dichiarato Laura Soldo, responsabile per la Gallura. Un messaggio chiaro: combattere la povertà sanitaria è una responsabilità condivisa, che richiede l’impegno di tutti.

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