Yacht in fiamme davanti alle spiagge di Olbia, scongiurato l’inquinamento ambientale

L’incendio dello yacht davanti alle spiagge di Olbia.

Per oltre trenta ore, ciò che resta dello yacht Atina dopo l’incendio è stato sotto stretta sorveglianza nel golfo di Olbia da parte della Guardia Costiera. Il lussuoso yacht di 47 metri, appartenente a una società di charter di lusso e registrato sotto la bandiera delle Isole Cook, è affondato la sera di sabato scorso a circa 500 metri dalla spiaggia del Lido del Sole-Le Saline, dopo aver preso fuoco.

La Direzione Marittima di Olbia, sotto la guida del capitano di vascello Gianluca d’Agostino, ha monitorato attentamente il relitto, assicurandosi che non rappresentasse un pericolo per l’ambiente. Grazie all’intervento tempestivo della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, è stato evitato il rischio di inquinamento ambientale, poiché i serbatoi contenenti 50mila litri di gasolio sono rimasti intatti, nonostante l’imbarcazione si trovi a una profondità tra i 6 e gli 8 metri su un fondale sabbioso.

Le tracce sulla spiaggia di Pittulongu sono state pulite. Nel frattempo, è in corso il posizionamento di una nuova fila di panne attorno al relitto, mentre i sub sigilleranno con un materiale speciale eventuali sfiati e fughe da cui potrebbero fuoriuscire sostanze inquinanti. Non ci sono preoccupazioni per l’ambiente, in quanto anche immagini satellitari dell’agenzia europea Emsa e dai nostri aerei dotati di strumenti di telerilevamento hanno confermato che non c’è inquinamento.

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