Maria Pintore e Carla Girelli a Torino
Emozione e voglia di condividere storie per Carla Girelli e Maria Pintore, due scrittrici galluresi al Salone Internazionale del Libro di Torino. Un evento che ogni anno trasforma il Lingotto Fiere in una vera e propria festa della cultura, con migliaia di autori, editori e lettori da tutta Italia (e non solo).
Carla Girelli
Per entrambe, essere presenti in questa cornice non è solo un traguardo, ma anche un’occasione preziosa per incontrare persone, confrontarsi, scoprire. «Ogni volta è come se fosse la prima», racconta Carla Girelli, che torna a Torino con il suo libro Il passato addosso, un’opera intensa che affronta con coraggio il tema della violenza di genere. Un tema delicato, che lei conosce bene anche grazie al suo impegno con il centro antiviolenza. «Scrivere di sé è stato difficile ma anche liberatorio – confessa – e aiutare altre donne a raccontare le proprie esperienze è qualcosa che sento come un dovere».
Maria Pintore
Maria Pintore, invece, arriva a Torino con In onda, la sua autobiografia: una storia che intreccia vita privata e carriera nel mondo del giornalismo radiofonico. «Ho sempre raccontato storie con la voce – dice – scrivere è stato come completare un cerchio. Ma mettermi a nudo non è stato facile: mi sono guardata allo specchio, senza sconti». In quelle pagine ci sono le sue scelte, le sue battaglie, e soprattutto un messaggio forte: «Non ho mai lasciato che fossero gli altri a decidere per me. E ho imparato che chiedere aiuto non è debolezza, ma forza”.
Entrambe credono nel potere della scrittura come strumento di cambiamento. «Le parole possono fare tanto – sottolinea Maria – anche solo una frase giusta può accendere qualcosa in chi legge». Carla lo ribadisce con convinzione: «Scrivere è anche una responsabilità sociale”.
“Il Salone, quest’anno, si presenta con il titolo “Le parole tra noi leggere”, ispirato ai versi di Eugenio Montale nel centenario di Ossi di seppia e a Lalla Romano. Per Maria e Carla sarà anche un modo per portare un po’ di Sardegna nelle sale affollate del Lingotto, dove ogni libro è un viaggio e ogni storia una possibilità”.