Olbia, via Pisano 16: inaugurato Azulis
Un pomeriggio di maggio, un numero ricorrente – il 16 – e un sogno diventato architettura: inaugurato ad Olbia, Azulis. Una nuova struttura ricettiva dallo stile internazionale che mira a riscrivere le regole dell’accoglienza urbana di lusso. Location dell’evento, via Pisano 16. Orario d’inizio: le 16:30. Giorno: il 16 maggio. Difficile ignorare la simbologia, anche secondo chi ha dato forma a tutto questo.
“Abbiamo scelto questa data proprio perché cade a ridosso della festa di San Simplicio, il patrono della città”, spiega Marco Piras, amministratore di Lions Development, la società che ha firmato il progetto Azulis a Olbia. “Amiamo questa città e volevamo la benedizione del Santo Patrono su un progetto per noi così importante”.
Piras racconta il percorso con passione. «Investiamo su Olbia da cinque anni. La società è partecipata da capitali internazionali, con un team proveniente da vari Paesi. Ma il legame con la Sardegna è profondo. Io qui ho sempre lavorato, salvo quando mi trovavi in Russia e Cina. Olbia oggi è un’opportunità unica».
E questa opportunità ha preso la forma di Azulis: nove appartamenti di design, tra cui un attico panoramico, costruiti ex novo su una struttura esistente. Un progetto ambizioso, sostenuto da una visione chiara: offrire un’esperienza che coniughi tecnologia, estetica e qualità della vita. Domotica avanzata, riscaldamento a pavimento, infissi a tripla camera, efficientamento in classe A++ sono solo alcune delle dotazioni. Ma ciò che rende Azulis speciale è anche l’anima creativa.
Il progetto di Azulis
“Il progetto porta la firma di Anastasìa Duke, designer straordinaria, con esperienze a Dubai e Odessa. Lei cura ogni dettaglio, è presente in cantiere ogni giorno. A lei dobbiamo tantissimo», racconta Piras. E non mancano i ringraziamenti a chi ha reso possibile tutto questo: «Il nostro team e le aziende locali, come Smeralda Teknoacustic, sono stati fondamentali».
L’inaugurazione si è svolta in un clima rilassato ma raffinato: musica di qualità, vini serviti in calici di vetro, un buffet ricco, un forno su ruote per pizze calde e convivialità sincera. Un assaggio, in tutti i sensi, di ciò che Azulis vuole essere.
«Abbiamo trasformato rovine e vecchie strutture nel centro storico in case accoglienti. Azulis però è il nostro primo passo completamente nuovo, il nostro manifesto», sottolinea Piras. E i progetti in corso sono già molti: «Stiamo costruendo in via Bernini, sempre in zona viale Aldo Moro, e abbiamo già completato circa una ventina di interventi nel centro storico, dove abbiamo anche realizzato una ventina di parcheggi in via Sassari, a servizio delle nuove unità abitative».
A chi si rivolge Azulis? In particolare a chi cerca un luogo dove vivere e lavorare con equilibrio e ispirazione. Gli appartamenti sono pensati anche per professionisti in smart working, nomadi digitali e lavoratori da remoto che scelgono di trasferirsi in contesti di qualità. Ogni unità è dotata di postazione di lavoro, Wi-Fi veloce e un ambiente silenzioso e accogliente, ideale per chi vuole conciliare produttività e benessere.
Come ricorda Piras: «Il post-covid ha rivoluzionato tutto. Oggi tante persone possono scegliere dove vivere e lavorare, e sempre più scelgono luoghi come Olbia, dove la qualità della vita è davvero superiore. E noi vogliamo offrire loro una casa all’altezza».
Per Marco Piras, Azulis è più di una struttura: è una dichiarazione d’intenti. Un modo per dire che Olbia non è solo una città di passaggio, ma un luogo dove si può restare, investire, lavorare e vivere bene. Anche – o soprattutto – oggi.