Coronavirus, dopo i risultati del 2019 le aziende sarde temono la riduzione degli appalti

I dati pre-coronavirus erano incoraggianti.

Prima del coronavirus, il mercato degli appalti pubblici elettronici per le imprese sarde è stato brillante. Infatti, è stato di oltre 151milioni di euro l’ammontare degli acquisti effettuati nel 2019 dalla Pubblica Amministrazione della Sardegna attraverso il Mepa, la piattaforma elettronica del Ministero dell’Economia e delle Finanze; di questi il 53% è stato fornito da imprese sarde per un controvalore di oltre 80milioni di euro. Nel 2018, il valore degli acquisti della PA sarda fu di 133 milioni di euro, di cui 72 andarono aggiudicati alle imprese sarde.

I dati pre-Covid19 che arrivano dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato e rielaborato i dati per l’Isola del Mef-Consip del 2019.

Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, avviato e gestito da Consip, consente infatti alle P.A. registrate di consultare un catalogo elettronico, confrontare e acquistare i beni e servizi offerti anche dalle imprese sarde abilitate sul sistema.

“Questi dati, ovviamente pre serrata Coronavirus, confermavano come il rapporto tra Pubblica Amministrazione e imprese locali sarde sul Mepa, fosse pienamente decollato – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – come sarà il 2020 per gli appalti elettronici nessuno lo può sapere anche se temiamo una frenata che potrebbe abbattersi sulle imprese già duramente provate dalla chiusura imposta dal Decreto”. “Non neghiamo di essere preoccupati per il rallentamento di un sistema che negli anni ha garantito opportunità a entrambe le parti – continua Matzutzi – da un lato, le piccole imprese che potevano partecipare agli appalti pubblici avvalendosi di procedure veloci e trasparenti; dall’altro, lo strumento consentiva alla pubblica amministrazione di avvalersi di beni e servizi di qualità locale”.

Le imprese fornitrici sarde abilitate alla Piattaforma sono 4.209 mentre quelle attive sono 1.852 su un totale nazionale di oltre 136 mila abilitati e circa 65 mila attivi.

Per ciò che riguarda il valore degli acquisti delle Amministrazioni locali a livello provinciale, i numeri più consistenti si rilevano a Cagliari con oltre 52milioni di euro,. Nel capoluogo regionale, si registrano 1.323 imprese abilitate di cui 635 attive. La seconda posizione è occupata da Sassari, con oltre 38milioni di acquisti da parte della PA (808 abilitati e 397 attivi). Ultima, sia per consistenza sia per percentuale, l’Ogliastra: nella provincia più piccola d’Italia, sono stati quasi 3milioni di euro gli acquisti della Pubblica Amministrazione attraverso il MEPA (195 registrati e 59 attivi).

“L’auspicio – conclude Matzutzi – è che nel corso di quest’anno, nonostante le difficoltà, il sistema non si arresti e che il parterre di fornitori dell’Isola possa crescere ancora. Nella ripartenza, gli appalti pubblici saranno fondamentali per la ripresa delle imprese sarde”.

In ogni caso, soprattutto in questo momento di difficoltà, in attesa di un auspicato ritorno alla normalità, Confartigianato Sardegna rinnova l’invito alle imprese sarde a iscriversi e utilizzare il sistema, rivolgendosi anche alle sedi territoriali dell’Associazione Artigiana per ricevere informazioni, assistenza e supporto per partecipare attivamente alla fornitura di beni o servizi per la PA.

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