L’ex parlamentare e sindaco di Olbia Gian Piero Scanu sulla crisi della sanità in Gallura
“Per la sanità in Gallura serve un cambio drastico e da subito”, non usa mezzi termini Gian Piero Scanu nel fare il punto della situazione. Tra i suoi tanti incarichi che vanno da deputato a senatore, passando per la fascia tricolore di Olbia, ora è commissario straordinario della Provincia di Sassari. Ma per conto della Regione ha anche il compito di tenere sotto controllo i rapporti col Mater Olbia. In Gallura c’è un malato grave ed è la sanità. Scanu, dai suoi punti vista privilegiati, lo sa bene chiede interventi urgenti.
“La sanità in Gallura è storicamente la celebrazione della più assurda sperequazione tra le varie Sardegne. Perché esistono varie Sardegne in una sola Isola – commenta -. I posti letto disponibili in Gallura sono meno della metà rispetto. Finché non viene superato questo dato strutturale è come avere la pretesa di tenere piena una pentola bucata da tutte le particolare”.
La Conferenza socio-sanitaria della Gallura ha emesso un verdetto chiaro: i sindaci hanno bocciato in toto la gestione del Dg della Asl, Marcello Acciaro. Ma il pollice verso non arriva solo dai primi cittadini, anche Scanu si è tolto qualche macigno dalla scarpa. “C’è stata una gestione molto problematica da parte della Asl – commenta -. L’unanimità costituita attorno alla decisione di bocciare le proposte di bilancio avanzate dalla Asl testimonia una corale e condivisa volontà di cambiare radicalmente, drasticamente e da subito“.
Dopo il cambio di colore della Giunta regionale l’onda lunga delle conseguenze arriva pure sui vertici delle Aziende sanitarie. Secondo Scanu, però, ci sono delle priorità e il caos della Sanità in Gallura merita un’accelerata. “La Giunta regionale sta facendo bene a disporsi verso un intervento immediato, senza farsi condizionare troppo dalle scadenze legate alla sessione di bilancio – commenta Gian Piero Scanu -. L’approvazione del bilancio può aspettare per qualche mese, ma la sanità no: non può aspettare“.
Gli errori li vede nel pubblico e nel privato, con la cognizione di causa di chi è delegato dalla presidente Todde a tenere i rapporti con l’ospedale olbiese con bandiera qatariota. “La tensione verso un radicale miglioramento deve riguardare anche il Mater Olbia, non indenne da carenze e responsabilità – conclude Scanu -. Mi auguro che la Regione intenda tempestivamente superarle e colmare”.