Allevamento di molluschi a Golfo Aranci: mozione per la revoca della concessione

Le parole del consigliere regionale Li Gioi.

“Il tratto di mare compreso tra l’isola di Figarolo e il porto di Golfo Aranci presenta caratteristiche paesaggistiche e ambientali che non possono e non devono essere compromesse né dall’insediamento di filari per l’allevamento estensivo di molluschi, né da altre attività, come l’ampliamento del Porto, che potrebbero mettere a rischio la conservazione della naturalità dei luoghi. La Giunta regionale deve quindi intervenire immediatamente per garantire la tutela dei territori a forte caratterizzazione naturale e rivedere le modalità per il rilascio  delle concessioni demaniali per attività di molluschicoltura”.

Così il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, dopo aver preso parte al sit-in organizzato dai residenti di Golfo Aranci per dire no all’allevamento di ostriche e cozze nello specchio d’acqua antistante la spiaggetta di Baracconi, ha presentato una mozione (come secondo firmatario) per chiedere che la vicenda, già al centro di una controversia giudiziaria, venga discussa al più presto durante una seduta straordinaria del Consiglio regionale. L’atto firmato da tutte le forze di minoranza impegna il presidente Solinas e la Giunta a tutelare il tratto di mare compreso tra l’isola di Figarolo e il porto di Golfo Aranci ed evitare l’insediamento dell’impianto di molluschicoltura proposto dalla Società Cooperativa Effediemme.

In particolare, i consiglieri chiedono alla Regione di revocare in autotutela la concessione del 7 agosto scorso mediante cui gli uffici regionali hanno autorizzato l’intervento, in modo da poter eseguire analisi più approfondite secondo quanto previsto dalla normativa vigente e così come richiesto dal  Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

La mozione impegna inoltre il presidente della Regione e la Giunta a predisporre una norma che disciplini in maniera organica le modalità di concessione di aree demaniali per attività di molluschicoltura. La norma dovrà essere redatta dagli assessorati dell’Agricoltura, della Difesa dell’Ambiente e della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con il coinvolgimento degli enti locali in cui ricadano le aree individuate. Dovrà prevedere una norma di salvaguardia delle concessioni esistenti e dovrà individuare le aree idonee all’avvio di tali attività in siti privi delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche dalla forte valenza naturalistica e dal forte richiamo turistico come il tratto di mare prescelto.

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