Il Comune di Golfo Aranci trova l’accordo per la Dolce Vita, riaprono i negozi

Il futuro della Dolce Vita di Golfo Aranci.

È di sabato scorso l’apertura della Dolce Vita di Golfo Aranci. Un grande progetto espositivo realizzato al posto di una strada.

“La visione – ricorda il sindaco Mulas – era di creare una nuova attrazione a Golfo Aranci, in quanto non erano più disponibili locali commerciali per nuove imprese, ed era fondamentale creare una passeggiata con area shopping a ridosso della marina che completasse l’offerta turistica della Città.”

Il sindaco Mulas Non nasconde le difficoltà che un tale progetto ha riscontrato con la realtà della comunità locale. “La Dolce Vita fin dal primo momento ha destato scalpore e fortemente criticato dalle opposizioni, ma che consente l’occupazione di oltre dieci persone ed eventi a carico del concessionario – continua il primo cittadino – . Non solo: l’impresa che doveva realizzare i chioschi avrebbe dovuto essere la stessa che li avrebbe presi in gestione: con un costo di realizzazione dei chioschi di circa 700mila euro a favore dell’impresa ed un costo di concessione in favore del Comune di 100mila euro all’anno per dieci anni.”

Pertanto alla fine dei dieci anni il Comune avrebbe guadagnato 300mila euro oltre ad aver dato occupazione e si sarebbe tenuto le opere realizzate. “La difficoltà dell’impresa aggiudicatrice fu proprio nella gestione. Negli anni, la subconcessionaria VG Pubblicità Srl (che ha gestito la Dolce Vita dal 2016, sotto la Marano Service Srl aggiudicatrice dell’appalto), ha subito notevoli difficoltà nella gestione”, spiega il sindaco di Golfo Aranci.

“Pertanto abbiamo lavorato, nonostante il periodo già complesso di suo, affinché si superasse il problema trovando nella Vg Pubblicità un grande partner, entusiasta del progetto, che ha garantito il pagamento delle quote arretrate pari ad 202mila euro entro il 2020 garantendole da apposita polizza fideiussoria. Fondi che erano congelati nel bilancio Comunale e che ci consentiranno di fare ulteriori investimenti nel turismo già nei prossimi mesi”.

“Per quanto riguarda il canone 2020 – commenta l’assessore al Turismo Romano – a seguito dell’offerta di tramutare il canone in servizi di promozione su tutti gli impianti pubblicitari di Milano, gli uffici hanno comparato economicamente il servizio, rilevando un valore oggettivo di 137.860 euro a fronte di un canone da scomputare di 100mila euro. Capisco che chi da sempre ha criticato la DolceVita contesti oggi il fatto di aver incassato 202mila euro, proponendo al contrario pratiche legali che di fatto avrebbero tenuto chiuso la Dolcevita per chissà quanti anni. Allo stesso modo capisco che per l’opposizione non sia importante garantire una decina di posti di lavoro in un momento di difficoltà economica unico negli ultimi 50 anni”.

“Inoltre è fondamentale l’azione di promozione su Milano, Città alla quale siamo profondamente legati e dalla quale arriva un buon 30% dei nostri ospiti turisti. Ma il vero traguardo è quello di aver trovato un partner che creda nella DolceVita tanto quanto noi e che è pronto già dalla stagione 2021, a rispettare l’apertura di 8 mesi con l’investimento di eventi e pubblicità nei mesi spalla“, conclude l’assessore Romano.

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