Liquami nelle acque di Cala Pasquale a Golfo Aranci, pericolo inquinamento

Riscontrate anche alcune irregolarità.

L’ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci, nell’ambito delle proprie competenze discendenti dal Codice dell’Ambiente è intervenuta per tutelare la qualità delle acque costiere. Infatti durante l’attività di verifica ambientale, è stato rinvenuto uno sversamento di acque reflue non depurate.

Lo sversamento, molto consistente, ha riguardato la rottura della premente sulla linea di pompaggio delle acque reflue verso il depuratore di Golfo Aranci. La cospicua fuoriscita di liquami causava un ruscellamento tra la vegetazione con diretta immissione presso le acque costiere di Cala Pasquale. In tal caso, la situazione è apparsa molto più critica, ma grazie all’immediato intervento della società di gestione è stata effettuata una riparazione della linea in poche ore. Il pompaggio veniva interrotto alle ore 15 con completo ripristino del servizio alle ore 23 dello stesso giorno.

Per lo sversamento, l’Ufficio circondariale marittimo ha anche richiesto la bonifica dell’area interessata dall’accumulo dei fanghi per circa 1.500 metri quadrati, attivando le procedure dell’art. 192, comma 3 del D.Lgs 152/2006. La società di gestione ha immediatamente collaborato ed ha provveduto all’asportazione meccanica dei fanghi depositati con successiva disinfezione della zona. E’ stata depositata una annotazione presso la Procura della Repubblica di Olbia-Tempio per le ipotesi di reato di abbandono incontrollato di rifiuto liquido speciale.

L’attività ambientale e di tutela delle acque ha riguardato, inoltre, diverse verifiche presso il depuratore di Golfo Aranci, anche congiuntamente all’Arpa Sardegna, per accertare il corretto funzionamento dell’impianto. Con l’occasione, si è provveduto ad effettuare un campionamento delle acque depurate e dei fanghi di depurazione. I parametri delle acque sono risultati entro i limiti di legge mentre gli esiti sui fanghi si attendono a breve.

Durante le verifiche all’impianto di depurazione e al punto di scarico sono state riscontrate alcune violazioni all’autorizzazione allo scarico, verbalizzate con 3 sanzioni amministrative, di cui due per un importo tra 1.500 e 15.000 euro ed una per un importo tra 1.500 e 6.000 euro. In tal caso, a norma del Codice dell’Ambiente, gli atti saranno trasmessi alla Provincia di Sassari, in qualità di autorità competente.

Ulteriori approfondimenti sono in corso da parte dell’Ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci ed alcune anomalie sono state già segnalate alla società di gestione e agli Enti Locali, per giungere in tempi brevi alla corretta gestione delle acque reflue e del ciclo di depurazione dell’area circondariale marittima ai fini della tutela della qualità delle acque, nel rispetto della normativa ambientale.

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