Gli incidenti sulla strada che si collega con Golfo Aranci.
Lungo la strada dove è morto Gianluca Carta ieri si sono consumate altre indimenticabili tragedie. Un anno fa, nel settembre del 2017, Ivan Valente, ha perso la vita in seguito allo schianto in un incrocio sotto la circonvallazione per Golfo Aranci, sempre nella zona di Suiles.
Con l’incidente di ieri si riaprano i dubbi sulla pericolosità della strada. Al di là delle responsabilità sull’incidente di ieri, il punto è che quel tratto della circonvallazione nord che da Olbia si collega con Golfo Aranci, ha raccontato fino ad oggi troppi incidenti, troppi feriti e morti per considerarsi una strada normale. Fra scontri di poco conto o comunque con lievi referti per i coinvolti e incidenti più gravi, l’elenco è impressionante e non si misura certo soltanto nelle storie di questi ultimi anni.
“La morte di Gianluca è una di quelle notizie che non si vuole ricevere mai, che mettono grande tristezza. Di una cosa son certo stiamo discutendo ogni giorno in Commissione Trasporti, di adottare le strade dei nuovi guard rail, come quelli che troviamo nella sopraelevata che dal tunnel di Olbia va verso la Costa Smeralda- commenta l’onorevole Nardo Marino della Commissione Trasporti del Movimento 5 Stelle- Potrebbe essere questo un modo per rendere sicure le strade per i motociclisti e non solo. Naturalmente dipende dalla violenza dell’impatto”.
Sono necessari interventi per dare sicurezza in questi tratti di strada, molto frequentati soprattutto nel periodo estivo. Il completamento dei lavori di costruzione della strada di circonvallazione di Golfo Aranci è un progetto che in Regione esiste e che ha l’obiettivo di rendere geometricamente omogeneo e sicuro l’intero tracciato di strada.
“E’ necessario che lo Stato di faccia carico di tutte quelle strade che ora non son in mano all’Anas e che non hanno i fondi per sistemarle– conclude l’onorevole Marino- Ci vorrà un po di tempo ma il Ministero dei trasporti si è messo questo come obiettivo”.
