Assicurazione auto e danni da grandine: tutto quello che bisogna sapere

Proteggere la propria auto dai danni provocati dalla grandine con una buona assicurazione.

Lo spauracchio più grande per chi ha un’auto è spesso rappresentato dalla grandine, e dai danni che una violenta grandinata, improvvisa e imprevista, può arrecare: ecco perchè avere un’assicurazione che copra questi danni è spesso decisamente utile. Già, ma come fare? Proviamo a capirlo meglio. In genere, l’assicurazione che copre i danni da eventi atmosferici è un’opzione accessoria, spesso inclusa in un pacchetto assicurativo più ampio. Pertanto, è sempre essenziale leggere attentamente il proprio contratto per comprendere le specifiche coperture. Questa polizza copre i danni causati da condizioni atmosferiche eccezionali, purché riguardino la propria auto.

Condizioni per l’attivazione della polizza.

  1. L’evento atmosferico deve essere straordinario e avere un impatto rilevante.
  2. L’evento deve essere riconosciuto da un centro meteorologico ufficiale, il che richiede l’invio della contestazione all’assicurazione accompagnata dalla pubblicazione di un bollettino meteorologico (che può essere integrato).

Nella maggior parte dei casi, il risarcimento segue la valutazione di un perito, che può avvenire anche presso una carrozzeria convenzionata. È importante considerare aspetti come i massimali, la franchigia e altre clausole previste dal contratto. In caso di disaccordo con l’assicurazione, è prudente raccogliere prove quali:

  • Foto e video che dimostrino l’entità del danno.
  • Eventuali segnalazioni ai Vigili del Fuoco o alla Protezione Civile.
  • Copia del bollettino dell’Osservatorio meteorologico locale che confermi le condizioni atmosferiche al momento dell’evento.
  • Articoli dei media più accreditati che documentino la gravità dell’evento atmosferico e i danni causati (i social media non sono considerati validi in questo caso).

Questa documentazione può essere utile se sorgono dubbi sul nesso di causalità tra l’evento atmosferico (in questo caso la grandine) e il danno subito. È importante ricordare che il perito deve possedere le qualifiche necessarie per redigere una perizia e queste devono essere esibite su richiesta.

Alcuni consigli utili per gli automobilisti.

  1. Le ammaccature non dovrebbero essere considerate solo nel loro significato letterale; potrebbero infatti rappresentare danni più gravi. È possibile qualificare le ammaccature in modo più preciso per riservarsi il diritto di richiedere un risarcimento maggiore.
  2. La stima del danno, di cui il consumatore ha diritto a ricevere una copia, deve quantificare i danni e confermare che sono stati effettivamente causati dall’evento naturale. È utile, laddove possibile, fornire prove che attestino lo stato ottimale del veicolo prima della grandinata, soprattutto se ci sono contestazioni su eventuali danni preesistenti.

È infondato e poco rilevante che il perito possa imputare una colpa al proprietario dell’auto per non aver adottato precauzioni come:

  1. Non aver riparato tempestivamente l’auto al coperto durante la grandine.
  2. Non aver messo la macchina al riparo prima dell’evento, se era previsto.
  3. Non aver utilizzato il garage, anche se disponibile.

Nel caso in cui l’auto fosse parcheggiata all’aperto, è importante chiarire immediatamente se l’accesso al garage era impedito per motivi validi, come lavori in corso.

Il consumatore (fonte Aduc), se in regola con i pagamenti, ha diritto a un giusto risarcimento e qualsiasi pratica dissuasiva o ostacolante da parte dell’assicurazione è inaccettabile. È importante ricordare che la giurisprudenza ha stabilito orientamenti chiari in merito. Ad esempio, è possibile limitare la garanzia assicurativa attraverso clausole specifiche, come nel caso dell’aspirazione di acqua nel motore, che potrebbe non essere coperta se esclusa dal contratto.

In ogni caso, data la complessità della materia, è consigliabile ottenere un’interpretazione legale del proprio contratto per evitare controversie che potrebbero comportare ulteriori costi e spese per il consumatore.

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