I tassi dei mutui casa: una sintetica guida per orientarsi al meglio

Quando si effettuano investimenti di notevole importanza come l’acquisto di una casa oppure la ristrutturazione di un immobile per usi abitativi, molte persone scelgono di ricorrere a un finanziamento, in particolare il mutuo casa, una forma di finanziamento a medio-lungo termine.

Trattandosi di un impegno economico non indifferente che peserà sul bilancio familiare per un periodo molto lungo, è opportuno fare la propria scelta in modo consapevole, informandosi su come funzionano i mutui e su quali sono i principali fattori da tenere in considerazione.  

Il primo consiglio che si può dare a questo proposito è quello di scegliere una banca che ci supporti fin dall’inizio nella scelta illustrando dettagliatamente i vari tipi di mutuo, i loro pro e i loro contro.

La consulenza per i mutui di Crédit Agricole è un esempio calzante; parliamo infatti di un istituto bancario che offre un questo tipo di servizio, di importanza cruciale per un finanziamento impegnativo e duraturo come un mutuo per la casa.

Mutuo casa: il tipo di tasso è un fattore cruciale  

Uno dei fattori che fa la differenza quando ci troviamo a scegliere tra diverse proposte di mutuo è il tipo di tasso che viene applicato al finanziamento. I vari istituti bancari non fanno un solo tipo di proposta, ma offrono al cliente varie opzioni. In particolare propongono mutui a tasso fisso, mutui a tasso variabile e mutui a tasso variabile con soglia massima.

Precisiamo che in senso assoluto non c’è una scelta migliore dell’altra perché i fattori in gioco sono diversi; in determinate circostanze potrebbe risultare più opportuna una certa opzione, mentre in altre situazioni, potrebbe essere più indicata un diverso tipo di scelta. Ecco perché è importante rivolgersi a un istituto bancario che offra una consulenza mirata.

Le differenze fra i tre tipi di tasso

Di seguito una sintetica guida relativa ai vari tipi di tasso.

I mutui a tasso fisso sono contratti di finanziamento che prevedono che il tasso stabilito alla stipula non subirà mai variazioni. In sostanza, a prescindere che il mutuo duri 5 o 30 anni e che costo del denaro scenda o salga, il tasso resterà sempre lo stesso e così l’importo della rata. Fin dall’inizio quindi sapremo dal piano di ammortamento del mutuo quale sarà l’ammontare degli interessi che dovremo pagare.

I mutui a tasso variabile hanno un funzionamento opposto; in questo tipo di mutui infatti il tasso può aumentare o diminuire a seconda delle oscillazioni del costo del denaro. Se il tasso aumenta, la rata mensile sarà più alta; viceversa sarà meno pesante. Con un mutuo a tasso variabile non si può sapere fin dall’inizio quale sarà l’ammontare degli interessi che saranno pagati. Se però si vuole che la rata sia sempre la stessa, esiste la possibilità del tasso variabile con rata costante; in questo caso a variare sarà la durata.

Un’altra possibilità sono i mutui a tasso variabile con soglia massima; si tratta di una sorta di via di mezzo fra le due soluzioni precedenti. Il tasso può subire un rialzo se il costo del denaro sale, ma arrivato alla soglia massima stabilita non potrà andare oltre.

Quale tasso scegliere?

Come accennato, la scelta tra un tipo di mutuo e l’altro dipende da vari fattori. Vi sono periodi in cui il mercato fa sì che i mutui a tasso fisso risultino più convenienti di quelli a tasso variabile e viceversa. D’altra parte, nessuno può dare certezze sull’andamento dei mercati nel medio-lungo termine. Farsi guidare dagli esperti della banca è un’idea da prendere in considerazione.

Si consideri comunque che esistono anche le possibilità di istituti quali rinegoziazione, surroga e sostituzione del mutuo, procedure diverse fra loro, ma il cui obiettivo finale è lo stesso, ovvero ottenere condizioni migliori.

Anche in questo caso ci si può consultare con la propria banca e valutare se una di queste opzioni può essere fattibile e risultare o meno conveniente.

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