Spiagge, locali e tanta storia: cosa vedere a Olbia

I monumenti di Olbia e cosa fare.

In virtù della sua posizione geografica Olbia, la cui fondazione affonda le radici in epoca fenicia, si può definire la perla della Gallura. La città conserva preziose vestigia della civiltà nuragica e romanica a cui si affiancano le moderne strutture come porti e aeroporti che la rendono un importante centro turistico e commerciale. Dai monumenti alle spiagge sono tantissime le cose da vedere a Olbia.

Ad iniziare dalle testimonianze nuragiche, che non mancano, come i resti dei nuraghi e il pozzo sacro. Famosa per  le spiagge di Cala Sassari e lido Pittulongu, affollate da  turisti e gente del luogo, Olbia è apprezzata anche per il suo vivace centro storico ricco di negozi e locali alla moda in cui ci si può immergere nella movida consumando favolosi aperitivi e cocktails più in voga del momento. Il lungomare è ristrutturato di recente, sono stati creati parcheggi, aiuole e panchine pronte ad accogliere i turisti che sbarcano dai traghetti e dalle navi da crociera. Sempre sul mare sorge Museo Archeologico, una particolare costruzione a forma di nave che si staglia maestosa dall’acqua dando la sensazione a chi la osserva di un’imbarcazione ormeggiata.

Nel museo sono custoditi parecchi reperti archeologici e relitti di navi risalenti al periodo romano e al Medioevo che testimoniano l’importanza commerciale della città. Dal museo ci si immette in corso Umberto per poi fare un’utile sosta al palazzo del Municipio, nel cui ufficio turistico sarà possibile munirsi di informazioni e di mappe dettagliate per andare alla scoperta della città. Continuando la passeggiata per il corso principale ci si ritrova in piazza Civitas dominata dall’imponente chiesa di San Paolo Apostolo, che offre al visitatore il singolare spettacolo della sua cupola decorata da colorate maioliche.

Proseguendo lungo l’itinerario turistico si giunge in piazza San Simplicio dove sorge l’omonima basilica dell’XI secolo, che rappresenta la testimonianza più significativa del cristianesimo e dello stile romanico sardo. L’imponente struttura a tre navate è realizzata in granito locale ed è interessante notare come per la sua costruzione siano state riutilizzate delle colonne appartenute al tempio romano di  Cerere. All’intero della basilica si possono ammirare due affreschi risalenti al 1200 che concorrono ad esaltare le solennità e le sobrietà caratteristiche dello stile architettonico romanico; molto semplice anche l’altare che custodisce le reliquie del martire San Simplicio.

Appena al di sotto del piazzale su cui si erge la  basilica sorge un’interessante necropoli romana che è stata scoperta durante i lavori di ristrutturazione. Per ritemprare il turista al termine della passeggiata per le vie del centro, Olbia offre la zona ombreggiata del parco Fausto Noce costituito da ben 16 ettari all’interno dei quali si trovano piste per lunghe camminate, parchi con giochi dedicati ai bambini  e uno stagno animato da festose papere.

Infine gli amanti della natura troveranno il loro paradiso all’uscita di Olbia presso gli stagni di Tartanelle e Peschiera nei cui dintorni si trova la frazione di Murta Maria dalla quale si accede alla spiaggia di Porto Istrana, che riserva ai turisti un punto di osservazione mozzafiato sull’isola di Tavolara.

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