Forse non tutti sanno che nel Coghinas fu fatto il primo impianto in caverna d’Italia

Il primo impianto idroelettrico del Coghinas.

Forse non tutti sanno che nel fiume Coghinas è stato realizzato il primo impianto idroelettrico in caverna d’Italia. L’impianto idroelettrico è entrato in funzione nel 1927 con una caverna lunga 82 metri, larga 9, alta 12. La centrale ha oggi 95 anni. È una grande opera ingegneristica che ha rari eguali in Italia in campo energetico. Si trova nel massiccio del monte Limbara. La diga, che dà origine al lago Coghinas, è realizzata in calcestruzzo, pietra e muratura.

L’impianto idroelettrico era originariamente formato da quattro turbine sotterranee in caverna, ovvero a valle della diga, situate a quaranta metri sotto il letto del fiume. Nei primi anni di attività l’energia elettrica e l’ammoniaca prodotte venivano in parte utilizzate per alimentare l’energia delle fabbriche della Sarda Ammonia di Oschiri, in disuso ormai da diversi decenni, così come il vicino villaggio ENEL.

Il Coghinas è il più importante corso d’acqua dell’Isola. Nasce dall’altopiano di Buddusò, ma raccoglie le acque di numerosi affluenti tra i quali il rio Biralotta, formato dal Rio Mannu di Ozieri e dal Rio Mannu di Berchidda, provenienti il primo dall’altopiano di Campo Giavesu, il secondo dal massiccio del Limbara. Sfocia nel Golfo dell’Asinara. Sbarrato presso la stretta del Muzzone, formato dalle gole granitiche del Limbara, crea un lago artificiale.

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