Partita da Milano, l’aquila Branca ha conquistato il mondo: la visione internazionale di Fratelli Branca Distillerie

Quando nel lontano 1845 Bernardino Branca era alle prese con spezie, erbe e radici nel suo laboratorio, cercando il perfetto equilibrio tra gusti e note aromatiche di ogni genere, non immaginava probabilmente di riuscire a dare vita ad uno dei liquori alle erbe più famosi e consumati al mondo: eppure fu proprio ciò che accadde.

Fernet-Branca, noto per la sua antica ricetta segreta e apprezzato da sempre come digestivo è stato, alla fine del 1800, considerato un efficace rimedio per il mal di stomaco e usato anche come antidolorifico.

Fonti certe ci dicono che, durante l’epidemia di colera del diciottesimo secolo, venne perfino utilizzato come medicinale per contrastare la malattia. Bernardino Branca, fondatore dell’azienda, sembra abbia fornito all’ospedale Fatebenefratelli di Milano ingenti quantità di liquore proprio in occasione dell’epidemia di colera in città, dopo che su diversi pazienti testati, il suo utilizzo aveva dato risultati considerevoli nel contrastare la malattia.

Fu sempre questo aspetto a consentire la libera circolazione del Fernet-Branca negli anni del proibizionismo favorendone ulteriormente la sua diffusione in tutto il mondo. Non dimentichiamo che la sua diffusione in Argentina, paese in cui il consumo del noto amaro ha superato i numeri addirittura dell’Italia, si deve proprio al trasporto in piccole boccette da parte dei migranti che lo utilizzavano per le note caratteristiche mediche.

L’internazionalità di Fernet-Branca è ribadita non solo dalla sua presenza capillare nei cinque continenti e in più di 160 Paesi, ma anche dai numerosi premi che colleziona in occasione degli eventi del settore. Nella sua bacheca troviamo infatti riconoscimenti prestigiosi quali:

  • Medaglia d’oro in occasione della “Los Angeles International Spirits & Wine Competition” 2016;
  • Medaglia d’oro alla “San Francisco World Spirits Competition” 2015;
  • Primo brand italiano “Shanken’s Impact Databank PREMIUM TOP 100’s Brightest Star – Fastest Growing Brands 2009-2014”;
  • Quarto posto in occasione del “Fastest Growing Global Brands of the Millionaires’ Club of Drinks International”, giugno 2014;
  • 12° posto al “TOP 100 Premium Spirits Brands Worldwide”, 2015.

I motivi di tanto successo sono molteplici: la qualità delle materie prime utilizzate, la passione e l’orientamento al consumatore, le scelte eco-friendly che fanno dell’azienda un esempio di sostenibilità e consapevolezza, la capacità di essere ovunque anche quando viaggiare era un lusso per pochi. Se c’è una cosa che a Bernardino Branca proprio non si può rimproverare, infatti, è la sua visione pionieristica e internazionale. Sin dal principio, infatti, comprese l’importanza di diffondere velocemente il nome oltre i confini, prima di Milano e poi dell’Italia, e sfruttò ogni mezzo per farlo, comprese le immagini. Non dimentichiamo il logo stesso dell’azienda, opera di Leopoldo Metlicovitz, che dal 1895 è impresso nelle nostre menti. Da una parte il paesaggio naturale, con le impervie montagne rocciose, descriveva un contesto legato all’avventura e al rischio, dall’altra la condizione urbana raccontava una situazione sicura, conosciuta eppure piena di vitalità. L’aquila che planava dall’alto, con la bottiglia di Fernet-Branca stretta tra gli artigli, sembrava proprio voler servire in tutto e per tutto questo desiderio umano, portando la libertà degli habitat più avventurosi a contesti più civilizzati.

Ma non solo: l’internazionalità è scritta nel DNA stesso del Fernet-Branca la cui ricetta segreta si compone proprio di erbe, ventisette in totale, provenienti dai quattro continenti. Lo zafferano dall’Iran, il Rabarbaro dalla Cina, la Genziana dalla Francia, la Galanga dall’India o dallo Sri Lanka, la Camomilla dall’Europa o dall’Argentina: e queste sono solo alcune.

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