Come trasformare gli avanzi del pranzo di Natale: le idee più comuni

avanzi Natale

Perchè riusare gli avanzi del pranzo e del cenone di Natale.

Una volta smaltita l’euforia e finiti i pranzi dei tre giorni di festività, il 27 dicembre è tempo di fare i conti con gli avanzi del cibo che, ogni anno, per il 54% degli italiani si traduce in un vero e proprio incubo: tra primi piatti, affettati, carne e dolci, in media il cibo intoccato si stima sia pari a circa 2 kg per famiglia. Le pietanze maggiormente avanzate? Insalata russa (47%), seguiti da arrosti e abbacchio (49%), capitone e fritti di pesce (37%) e soprattutto i dolci: pandori con creme di mascarpone (56%), pastiere napoletane (42%), struffoli (36%) e cassate (29%).

Sull’importanza di non buttare questi piatti e di riutilizzarli sono concordi nutrizionisti (84%) e chef stellati (87%). Secondo il parere dei primi, congelare gli avanzi permette di mantenere inalterate le caratteristiche delle materie prime (78%) per essere consumati durante l’anno senza l’ansia da abbuffata a tutti i costi. I benefici? In primis il portafoglio, ottimizzando la spesa sostenuta (76%) e poi la salute (68%), grazie a ricette leggere e gustose in linea con i principi della dieta mediterranea.

“Creare ricette di riciclo è una metodica assolutamente consigliabile per non sprecare gli alimenti – afferma il nutrizionista Luca Piretta -. L’importante è salvaguardare la salubrità del piatto per non mettere a repentaglio la salute del consumatore e scongiurare qualsiasi rischio chimico o biologico per non aver conservato a dovere gli alimenti”.

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