Elisabetta Pala confermata alla guida delle Donne del Vino della Sardegna

L’associazione che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne.

Elisabetta Pala è stata rieletta delegata delle Donne del Vino della Sardegna e guiderà l’associazione per altri tre anni affiancata dalla sua vice Desine Dessena, sommelier e degustatrice ufficiale AIS.

“Sono molto felice di questa rielezione – commenta Elisabetta Pala – perché guidare le Donne del Vino è un’esperienza entusiasmante, se pur molto impegnativa. In questi anni ho avuto modo di confrontarmi con donne piene di grinta che stanno dando un contributo significativo alla crescita del vino sardo nel mondo”.

La delegazione regionale, composta da 34 produttrici, ristoratrici, enologhe e sommelier, si è riunita per la votazione a Benetutti lo scorso 19 gennaio presso il ristorante S’Astore. “Ringrazio tutte le delegate – continua Elisabetta Pala – per il rinnovo della fiducia che mi è stata accordata e per l’impegno e la passione con cui tutte insieme lavoriamo perché la Sardegna possa essere parte attiva della più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più vivace”

Numerosi gli impegni che attendono le Donne del Vino già nei prossimi mesi: sabato 2 marzo è la Festa del Donne del Vino in tutta Italia, con tante iniziative nelle cantine dell’isola; dal 27 al 29 aprile la Sardegna ospita un forum contro la violenza sulle donne per ricordare Donatella Briosi, la sommelier uccisa dall’ex marito a Udine.

Chi sono le Donne del Vino

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella sua filiera produttiva. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste.

Questi i numeri a gennaio 2019: 815 donne del vino, di cui la metà sono produttrici, 57 ristoratrici, 90 sommelier, 17 enoteche, 9 enologhe, 130 giornaliste, 30 socie onorarie e 72 attività diverse.

Tra le recenti azioni vanno ricordate la convention virtuale di Matera con le donne del vino del mondo per creare un network fra le associazioni mondiali, la salvaguardia dei vitigni autoctoni italiani rari, la divulgazione dell’abbinamento vino rosato-pizza, le attività benefiche (raccolta fondi per le associazioni che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, quella per aiutare i grandi ustionati delle zone povere del mondo e per i pastori del pecorino amatriciano che sono rimasti con le loro greggi nonostante il terremoto).

Nell’ultimo triennio è stato anche fatto un sondaggio sul profilo delle Donne del Vino che ha rivelato come le cantine a direzione femminile siano molto più attente all’ambiente, internazionalizzate, diversificate e orientate sui vini di qualità rispetto alla media nazionale. Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il loro mondo.

 

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