Braccio di ferro a La Maddalena sul nuovo allevamento di ostriche

L’allevamento a La Maddalena.

Oltre al pregio che un paradiso come l’arcipelago de La Maddalena offre per il turismo, c’è chi vuole lanciare una sfida per l’economia locale. L’idea di Pietro Aversano, figlio di pescatori, di avviare un allevamento di ostriche e spugne di mare ha fatto però storcere il naso al gestore del Parco, che ha bocciato l’idea.

“Secondo l’ente, le ostriche concave sono specie aliene – ha detto Pietro Aversano – anche se abbiamo dimostrato che non sono infestanti, in quanto sterili”. Non si arrende però il giovane, imprenditore nonostante due pareri negativi, si è avvalso di alcuni studi tecnici eco-green che dimostrerebbero che il progetto non danneggerebbe l’habitat naturale.

La Regione Sardegna però potrebbe dare via libera al progetto. In caso contrario, si ricorrerà al Tar. “Il progetto si compone di materiali eco-compatibili – sottolinea l’allevatore, che proviene da una famiglia di pescatori con esperienza trentennale – come le fibre vegetali e la canapa. Abbiamo seguito le indicazioni del ministero dell’Ambiente”.

L’attività, potrebbe sorgere nei pressi del ponte che unisce Caprera. Recentemente Aversano ha presentato un’integrazione per l’autorizzazione l’allevamento di specie autoctone. “Le ostriche concave però sono allevate anche San Teodoro da 15 anni – aggiunge l’imprenditore -, senza alcuna conseguenza verso l’ambiente e senza alcuno ostacolo”.

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