Ospedale di La Maddalena, dalla Regione arriva la schiarita

Le dichiarazioni dell’assessore regionale Nieddu.

“Il Paolo Merlo non sarà chiuso, né depotenziato, né declassato. Gli impegni presi con i cittadini in più occasioni restano confermati”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in merito alle preoccupazioni che pesano sull’ospedale di La Maddalena.

“Stiamo lavorando alla richiesta di deroga per il punto nascita. Indubbiamente gli avvicendamenti al governo non ci hanno aiutato, ma questo non ha fermato il nostro lavoro e resta l’intenzione di inviare a Roma un documento solido che ci permetta di aver maggiori possibilità di ottenere una risposta positiva”. Sul futuro dell’ospedale l’esponente della Giunta Solinas aggiunge: “Purtroppo le criticità che affliggono il Paolo Merlo sono le stesse che possiamo riscontrare in tutti i presidi dell’Isola e in particolare nei presidi periferici, dove negli ultimi anni le fredde logiche contabili hanno prevalso sulla necessità di garantire i servizi. I risultati dei tagli lineari sono davanti agli occhi di tutti, disagi che i cittadini e gli operatori sanitari vivono ogni giorno. Invertire la rotta non è semplice, né esistono ricette miracolose. Ma abbiamo espresso una volontà e un impegno precisi e intendiamo proseguire nella direzione indicata”.

Per l’assessore della Sanità le soluzioni adottate per rispondere alle diffuse carenze di personale nei primi otto mesi di governo sono state emergenziali, “dove possibile stiamo mettendo in campo ogni strumento a disposizione. Si pensi al recente caso di Ghilarza, che ci ha permesso di portare rinforzi al reparto di Medicina, con la riattivazione del Centro Alzheimer. Se le risposte non sono immediate non ci arrendiamo e continuiamo a lavorare, mantenendo sempre aperto il dialogo con il territorio. Non lasceremo indietro nessuno”.

La Regione è al lavoro sulle soluzioni strutturali a lungo termine, “abbiamo varato un piano straordinario – precisa Nieddu – per le assunzioni in ambito sanitario, cambiando le linee guida proprio pensando alle difficoltà dei presidi periferici, sempre penalizzati in passato. Restiamo convinti che l’implementazione del modello a pendolo, con la rotazione delle equipe, potrà dare risposte a strutture come il Paolo Merlo, garantendo la sicurezza e il diritto d’accesso alle cure per tutta la popolazione maddalenina”

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