Il Parco di La Maddalena striglia il Comune sui chioschi: “Deve completare il piano del commercio”

L’ente risponde alla polemica sui chioschi.

Dopo le recenti notizie, l’Ente Parco ha voluto fare alcune precisazioni sulla vicenda del “Piano Comunale del Commercio su aree pubbliche per attività commerciali e servizi di ristori in forma itinerante”, che ha accesso, in questi, giorni le polemiche a La Maddalena.

“Non è intenzione ostacolare aprioristicamente le attività connesse ai chioschi dichiara l’Ente Parco di La Maddalena – riconoscendone anzi il ruolo fondamentale per quanto riguarda l’offerta di servizi a residenti e turisti. Nell’ambito delle proprie funzioni, gli uffici del parco hanno provveduto a formulare, per quanto di competenza, le osservazioni al Piano comunale del commercio su aree pubbliche per attività commerciali e servizi di ristori in forma itinerante e proposte migliorative”.

“Si ricorda che il Piano comunale per il commercio itinerante – prosegue la nota dell’Ente – venne approvato dal Consiglio direttivo del Parco nell’aprile del 2016, con i voti favorevoli di 4 consiglieri isolani: Luca Ronchi, Carlo Rotta, Andrea Rotta e Enzo Di Fraia. Il Ministero, però, congelò quella delibera, spiegando che il Comune avrebbe dovuto completare il Piano inserendo una valutazione complessiva sull’incidenza ambientale dei chioschi di La Maddalena e Caprera. A distanza di due anni, il Comune non ha colmato quella lacuna e i tecnici del Parco, il 3 ottobre scorso, hanno doverosamente fatto tali rilievi, essendo impossibile approvare un Piano contenente gli stessi punti deboli già sottolineati dal Ministero. Se gli Uffici non avessero evidenziato queste criticità e il Consiglio avesse approvato il Piano così come proposto, si sarebbe incorsi in una ulteriore bocciatura da parte del Ministero”.

“Le osservazioni sollevate pongono in evidenza alcune criticità – continua ancora l’Ente Parco – che, verosimilmente, potrebbero trovare soluzione attraverso un percorso di confronto con i competenti uffici comunali. A tale scopo, gli stessi Uffici dell’Ente parco hanno sollecitato il Comune ad organizzare un incontro che, con spirito collaborativo, affronti e risolva i problemi emersi”.

Il consiglio direttivo sottolinea, quindi, la propria disponibilità ad ogni forma di collaborazione con il Comune, “che diverrebbe ottimale nel momento in cui il Comune stesso provvedesse alla nomina dell’ultimo componente il Consiglio, il cui posto è tuttora vacante”. “Il tutto nel rispetto dei reciproci ruoli istituzionali e nell’interesse della tutela del territorio e nel rispetto della popolazione che in esso abita e lavora”, conclude la nota.

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