La cooperativa La Mimosa e i risultati raggiunti dai suoi splendidi ragazzi di La Maddalena

Il progetto artistico della cooperativa La Mimosa.

“Il teatro è un mezzo che permette di abbattere ogni tipo di barriera, il fatto di porsi in primo piano e interpretare un ruolo, cercando anche di rispettare le dinamiche di gruppo, fa crescere tantissimo”, afferma Andrea Bebbu, regista del prossimo spettacolo teatrale ispirato al film Grease e realizzato insieme ai “ragazzi speciali” della cooperativa La Mimosa.

Scopo primario di questo progetto artistico è quello di “creare in loro un’identità di gruppo, in modo tale che lavorando ad uno scopo comune riescano a vederne i risultati”, afferma Laura D’Oriano, coordinatrice del progetto e educatrice dei ragazzi. La valenza sociale, quindi, del teatro come mezzo è fondamentale, in quanto offre uno strumento per superare le proprie difficoltà caratteriali, ma soprattutto la possibilità di instaurare dei rapporti costruttivi ed affettivi, sia tra di loro che con gli educatori.

La cosa più sorprendente è che, dandosi degli obbiettivi, i ragazzi riescono ad abbattere, anche con il pubblico, ogni tipo di barriera, sentendosi a proprio agio e capaci, “dimostrando che non ci sono delle differenze”, come afferma il regista Bebbu.

Questo progetto artistico non è il solo che la cooperativa La Mimosa ha portato in scena. Già in passato, infatti, i ragazzi avevano realizzato uno spettacolo intitolato “Emozioni, un viaggio all’interno della mente”, sperimentando ed esplorando, attraverso un percorso laboratoriale, le proprie emozioni.

Scopo primario della cooperativa, attiva da trent’anni nel campo dei servizi socio-assistenziali, grazie all’impegno della presidentessa Norma Rinaldi e degli altri educatori, Alessandro Mu, Antonella Fusto, Carolina Gomez e Sara De Santis, è quello di sensibilizzare, attraverso questi spettacoli, l’opinione pubblica sulla tematica, dimostrando che “anche i nostri ragazzi hanno delle potenzialità e che bisogna solo dargli l’opportunità e il modo di esprimersi”, come afferma l’educatrice D’Oriano.

Quindi, l’11 maggio alle ore 19 all’Oratorio di Moneta sarà per Marco, Martina, Alessandro, Chicca, Paolo, Francesca, Tonino, Patrizia, Antonio, Elisa e Daodua la loro sfida per dimostrare che non ci sono limiti.

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