Errori da evitare nella redazione del proprio curriculum vitae

Molte persone non hanno ben chiaro il fatto che un modello di curriculum vitae è spesso l’unica cosa che le aziende vedono di chi si candida per un posto di lavoro. Questo fatto rende evidente che è proprio da quella sorta di biglietto da visita che il recruiter ha modo di selezionare coloro che sosterranno un colloquio conoscitivo. Di conseguenza possiamo affermare che il curriculum è il primo esame che deve essere superato e, quindi, non solo una formalità.

Per quanto si dica di compilare questa presentazione in modo adeguato per farla risultare interessante, sobria e sintetica (i recruiter non concedono molto tempo alla lettura dei c.v. che arrivano loro), sono tante le persone che commettono errori che renderanno vano lo sforzo fatto per la realizzazione del loro curriculum.
L’incompletezza delle informazioni, errori ortografici, testi lunghi o confusi, foto inadeguata e altro ancora fanno farte degli errori più comuni che si riscontrano su un curriculum ogni tre.
Addirittura analizzata qualche anno fa dall’Università Ca’Foscari di Venezia, risulta essere una relazione prodotta da un team di qualificati recruiter di grandi imprese italiane che hanno svelato quelli che sono i segreti per la redazione di un interessante curricula, per evitare che questo venga cestinato immediatamente.

Vediamo di capire su cosa si è basata questa relazione.

Lunghezza: meglio essere esaustivi nella presentazione ma questo non significa biblici. Ricordatevi che un c.v. di due pagine è destinato ad essere scartato dai pochi pazienti recruiter che devono leggere dozzine di cv al giorno. Completi ma sintetici: in caso di colloquio avrete modo di dilungarvi meglio nel descrivere le vostre capacità.

Foto: siate seri evitando di pubblicare foto che sarebbero fuori luogo come i selfie o a figura intera. Da preferire foto tipo tessera dove apparite da soli e decisamente presentabili.

Lingua: alcuni per far colpo, redigono il proprio cv in lingua straniera (magari facendosi aiutare). Se il posto per il quale presentate il vostro curriculum non è fuori dall’Italia e se non è stato espressamente richiesto, evitate di scrivere in lingua straniera perché potreste passare come arroganti. Ancor di più se quella lingua la masticate a malapena.

Internet: sicuramente la rete è una possibile risorsa dove trovare indirizzi ai quali proporre la vostra candidatura. Createvi un profilo su Linkedin, lo storico network professionale utilizzato a livello globale. Qui potete scrivere in maniera completa ogni esperienza e formazione acquisita, personalizzando i dati e aggiornandoli quando è il caso.

Forma: è l’essenza della vostra presentazione. Evitate di essere banali e di utilizzare una grafica accattivante ma sobria. Potete attingere a degli esempi di curriculum vitae sul web, alcuni modelli predisposti sono ultra-professionali e ben strutturati.

Occhio ai social: sappiate che i recruiter potrebbero anche indagare sui social per scovarvi e farsi un’idea di che tipo siete. Quindi siate molto attenti a quanto andate a pubblicare perché potrebbe essere oggetto di un esame del quale non avevate tenuto conto.
Personalizzate il curriculum: non pensate che un unico cv possa andar bene per ogni tipologia di lavoro per il quale lo andrete a presentare. Meglio personalizzare il contenuto a seconda del destinatario, evidenziando tutte quelle esperienze e quelle caratteristiche più attinenti al possibile posto di lavoro al quale consegnerete il cv.

Sincerità: non fatevi grandi scrivendo bugie e/o inesattezze. Al giorno d’oggi potreste essere smascherati nel giro di pochi minuti, eliminandovi da soli.

Rileggete il cv: evitate errori e distrazioni. Controllate le date e verificate l’ortografia e la sintassi. Quelle che sono sviste, vengono mal recepite da selezionatori attenti alla forma e alla sobrietà. Evitate di ripetervi e di incensarvi: sarebbe un grave errore. Utilizzate una mail ‘seria’ che non abbia un nickname al posto del vostro nome e cognome. Semmai, apritene una proprio per lo scopo.

Annotazioni generali: non scrivete interessi generici che di voi direbbero ben poco. In caso, siate specifici e precisi per orientare meglio il recruiter a proposito delle vostre attitudini.

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