La lezione dei cinghiali per far uscire la Sardegna dall’emergenza coronavirus

cinghiali La Maddalena

Come uscire dall’emergenza coronavirus in Sardegna.

Lo ha affermato Crisanti e lo avevamo anticipato anche noi: la Sardegna, grazie alle sue caratteristiche, ha davvero l’opportunità di uscire dall’emergenza in maniera pressoché completa. E il periodo delle feste che ci prepariamo a vivere, ci fornisce un assist incredibile. Ma come riuscirci? 

Un suggerimento ce lo possono dare i cinghiali. Ascoltando i cacciatori ho scoperto che, per quanto veloce come un fulmine, su sirbone si muove per percorsi ben definiti, sentieri, camminamenti: proprio quelli che i cacciatori conoscono a memoria. È il suo modo di vivere la macchia mediterranea e non c’è verso di fargli cambiare strada.

Eppure, è proprio questo comportamento a fargli porgere il fianco nelle battute settimanali. Perché per quanto sia veloce (mi dicono che quando attraversa campi aperti è quasi impossibile centrarlo), è comunque prevedibile. Se un giorno i cinghiali cambiassero modo di fare, se inseguiti dai cani decidessero di fare una cosa nuova addentrandosi nella macchia più fitta, lascerebbero indietro aburri, guaiti e spari. 

Così viene da chiedersi: e se fosse questa la svolta? Decidere di abbandonare per un momento i nostri cammini vorrebbe dire cambiare le abitudini, ma non per sempre: giusto il tempo di riportare a zero l’isola. Vorrebbe dire sacrificare piacevoli consuetudini come la chiacchierata, il bar, le cene di famiglia. Vorrebbe dire cambiare strada, se c’è affollamento. O non entrare in luoghi al limite. Vivere le feste in modo diverso dal solito, sacrificando un sacco di cose che amiamo, tra cui la bella compagnia che ci scalda il cuore. 

Sarebbe difficile, certo. Però rappresenterebbe anche il modo di tirare una bella fusilata a questa emergenza, una volta per tutte. Dopo tanti DPCM a rosa, la palla è in mano nostra.  E i cinghiali ci insegnano che non dovremmo farlo per molto, solamente nel momento in cui sentiamo le grida dell’emergenza. Cioè adesso.

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