Dai femminicidi alla strada di monte Pino.
Mai Più! Mai più Femminicidi, mai più Acqua Alta, mai più Alluvioni, mai più Rovine e Vite Spezzate. Con quest’ultimo “Mai Più” titolava qualche giorno fa la fotonotizia del quotidiano di Sassari. Mai Più! Detto dalla stampa è un’esortazione alla politica affinchè si adoperi a creare le
condizioni perchè certi crimini, certe calamità e certe forme di evidente malgoverno cessino.
Detto dalla Gente, è un’implorazione alla politica che potrebbe degenerare in rivoluzione se solo la medesima Gente tenesse accesa la memoria. Perchè i soggetti che più di chiunque altro hanno profferito tale esclamazione sono proprio i politici. Quelli che colti dagli eventi che stigmatizzano il fallimento delle loro determinazioni orali sempre esalate in occasioni luttuose, tumultuose o calamitose si affrettano a porsi immediatamente dalla parte della Gente dicendo per l’appunto: “Mai Più”.
E tra noi, tra la Gente, nessuno che si ribelli a questi Mai Più che servono a non dire ciò che si dovrebbe dire. Si dovrebbe ammettere il fallimento degli interventi dopo le calamità. Non solo Norcia o Amatrice ma anche Gibellina e Partanna (1968), Sant’Angelo dei Lombardi (1980), Fivizzano (1995) e tanti altri luoghi hanno atteso per decenni il ripristino di umane condizioni di vita. Mai Più, hanno detto in tanti, si dovrà attendere tanto tempo per ritornare a vivere.
E noi, Gente di Olbia, nulla sappiamo di quando riavremo la strada di monte Pino e ancora meno di quando potremo guardare con piacere verso una pioggia senza temere per la nostra vita. Ma i Mai Più dei quali ne abbiamo piene le pagine sono quelli verso i femminicidi. Ne vorrei aggiungere due: uno di esortazione e l’altro di implorazione.
Alle Donne. Mai più silenzio. Denunciate. Bando all’omertà e più ancora a quel senso di responsabilità con il quale concedete un’ennesima chance a
chi sarà presto il vostro aguzzino. Alle Forze dell’Ordine. Mai più sottovalutazione di una richiesta di aiuto. Tenete accesa la memoria su questa strage infinita e ascoltate, per non dover dire l’ennesimo Mai Più.