Scontro sull’acqua a Olbia: “Abbanoa deve al Cipnes 8 milioni”

La replica del Cipnes ad Abbanoa.

Sul braccio di ferro tra Abbanoa e Cipnes, che ha portato alla condanna di quest’ultima al pagamento di 340mila euro alla società di gestione dell’acqua, è arrivata oggi la precisazione del consorzio industriale, che anticipa anche la sua linea difensiva.

Ovvero, che il contratto di fornitura idrica (risalente al 2001) e la tariffa applicata all’ente consortile (3 euro per metro cubo d’acqua), la stessa che Abbanoa riserva agli utenti turistici e commerciali, secondo il Cipnes, “sono incongrui e ingiusti”. Il consorzio ritiene di aver diritto all’applicazione della tariffa agevolata per pubblica utilità (mediamente 1 euro/mc., come stabilito dall’Autorità d’Ambito regionale che disciplina la materia).

La stessa che il Cipnes applica ad Abbanoa per le forniture che il Consorzio di Cala Saccaia eroga e garantisce per sopperire al deficit impiantistico nel periodo estivo, in forza di una determinazione del Comune di Olbia. Tariffa che comunque Abbanoa contesta, pretendendo una quotazione di 0,50 euro/mc.

Sempre a proposito dei consumi estivi, infine, il Cipnes rimarca che Abbanoa deve “onorare il debito di circa 8 milioni di euro che l’ente consortile vanta nei suoi confronti applicando la tariffa per pubblica fornitura, e non quella che Abbanoa applica al Cipnes”. In questo caso altrimenti il debito salirebbe a 24 milioni.

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