Cadavere senza testa scoperto a Olbia: risolto il giallo. Ultimi riscontri dai Ris

L’esito delle indagine dei carabinieri sul cadavere senza testa di Olbia.

Una situazione difficile. In famiglia e a lavoro. Anche a causa della sua dipendenza dal gioco. Che lo aveva portato, negli anni, a spendere molti soldi. Troppi. E a chiedere sempre più spesso prestiti ad amici e parenti. Sarebbe questa la motivazione che avrebbe spinto il 60enne di Calangianus, un imprenditore nel settore edile, a farla finita.

Trovando il luogo ideale per questo folle gesto nel retro di un capannone nella zona industriale di Olbia. Sembrano non esserci più dubbi su come siano andate le cose questa mattina, all’alba. Un violento suicidio, che avrebbe decapitato l’uomo dentro la sua utilitaria.

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Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Olbia, coordinati dalla pm Nadia La Femina, l’uomo avrebbe legato una corda ad un muletto, sarebbe salito sulla sua auto, e avrebbe annodato l’altra cima al suo collo. Una fine atroce. E probabilmente, quando hanno ritrovato il corpo stamattina i dipendenti della ditta di trasporti, il 60enne era morto da almeno un’ora. Nel pomeriggio nel piazzale dell’azienda, in zona industriale, sono arrivati anche i Ris per gli ultimi riscontri.

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