Ha il covid e non può stare nel dormitorio, la storia del clochard solleva un caso a Olbia

La storia del clochard a Olbia.

A Olbia si è diffuso un appello per la richiesta di un alloggio per ospitare un clochard positivo al covid. L’uomo, senza fissa dimora, è stato visto dormire vicino al parco Fausto Noce poiché non può accedere al dormitorio.

La notizia, che sta circolando in queste ore, sta sollevando un caso e sta facendo discutere, dove si accusano i servizi sociali e il dormitorio di Olbia di lasciare al loro destino i soggetti positivi. Una realtà che, però, appare differente.

L’uomo, uno straniero senza dimora, intorno ai 50 anni, che, alloggiava già al dormitorio, è risultato positivo ieri. “Per regolamento, in accordo con il Comune, con il quale c’è una compartecipazione – spiega il coordinatore della struttura, Tore Pinna -, i positivi non possono accedere per sicurezza sanitaria. Noi, quando accadono queste situazioni, collaboriamo con i servizi sociali per trovare un alloggio fin quando si negativizzano. Per l’uomo, anche a causa del periodo estivo e strutture occupate, non abbiamo trovato ancora sistemazione, ma ci stiamo mobilitando con l’ufficio stranieri, che stanno anche contattando altre associazioni per poter trovare un posto per lui, che, non sappiamo i motivi, probabilmente non ha un permesso di soggiorno, non si è rivolto in prima persona al Comune”.

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