Cozze di Olbia, è emergenza: la Regione pronta a chiedere lo stato di calamità naturale

L’allarme per le cozze di Olbia.

L’allarme lanciato dal Consorzio dei mitilicoltori di Olbia per la moria di cozze, che ha colpito gli allevamenti del golfo del centro gallurese a causa dell’innalzamento della temperatura dell’acqua marina, non è caduto nel vuoto. L’assessore dell’Agricoltura con delega su Pesca e Acquacoltura, Pier Luigi Caria, ha subito raccolto l’appello dei pescatori: “È innanzitutto fondamentale che il Consorzio prepari un report su ciò che è successo nelle scorse settimane e lo inoltri al Comune di Olbia. A quel punto sarà necessario che la Giunta deliberi sullo stato di calamità naturale, che ha colpito il braccio di mare e quindi le economie delle aziende che vi operano, inviando il provvedimento alla Regione. Completati questi due passaggi – ha proseguito l’assessore – attiveremo l’Agenzia Argea Sardegna per la valutazione dei danni”.

L’esponente dell’Esecutivo Pigliaru ha quindi fatto appello a tutti i parlamentari sardi, di maggioranza e opposizione, affinché si facciano portavoce in Parlamento e nel Governo delle istanze degli imprenditori del mare. “Le risorse finanziarie – ha spiegato Caria – a disposizione dell’Assessorato anche attraverso il Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), per eventuale ristoro danni da calamità naturali, sono di importo limitato e sono numerose le richieste di intervento per le avversità atmosferiche. Faccio quindi appello a tutti gli eletti sardi a Roma, a prescindere dall’appartenenza politica, perché sia promossa una eventuale azione di lobby per il recupero di finanziamenti ad hoc da inserire nella prossima legge di programmazione finanziaria. La nostra disponibilità a collaborare con chi ha a cuore gli interessi dei sardi è totale”.

Relativamente alla richiesta del Consorzio sull’assegnazione di altri specchi acquei (ubicati in prossimità del Lido del Sole), che attraverso le correnti permettono di avere temperature più basse e quindi la salvaguardia del prodotto allevato, l’assessore Caria si è dichiarato disponibile a trovare una soluzione di ampliamento delle superfici già assegnate. Un passo che comunque andrà discusso e condiviso, nel rispetto delle normative vigenti e con i relativi bandi di assegnazione, con tutti i portatori di interesse coinvolti a vario titolo nelle attività svolte nel golfo di Olbia.

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