Al museo di Olbia una mostra fotografica per raccontare l’arte della cucina

La mostra fotografica al museo di Olbia.

Al museo archeologico di Olbia una mostra fotografica per raccontare l’arte della cucina. Sarà aperta fino al 12 gennaio la galleria “Di che pasta siamo fatti?”, esito della seconda edizione del contest Open food – cuochi senza frontiere, un laboratorio, ideato dall’agenzia Visionare e sostenuta dall’assessorato alla Pubblica Istruzione di Olbia, rivolto agli studenti degli istituti superiori, che hanno lavorato a stretto contatto con figure professionali del mondo del food&beverage.

La mostra racconta l’esperienza dei ragazzi che hanno preso parte al progetto. Tante le iniziative incluse in Open Food, che ha incluso un workshop di cucina di 36 studenti, di cui alcuni ragazzi diversamente abili e di alcuni stranieri; uno stage formativo a un laboratorio curato da chef e professionisti della cucina e il racconto della loro esperienza attraverso una produzione di fotografia creativa in opere Fine Art; la presentazione del progetto agli istituti scolastici della città: un convegno tra i ragazzi partecipanti al laboratorio e i relatori ed esperti di cucina con i giovani studenti degli istituti scolastici della città; una giornata di cucina dal vivo (show cooking) e mostra espositiva in uno spazio urbano della città.

“Siamo contenti di com’è andata – ha detto l’assessora alla Pubblica Istruzione Sabrina Serra, durante il convegno del 21 dicembre scorso, che si è tenuto presso il museo -. L’iniziativa, oltre a stimolare la socializzazione mira a essere motivo di stimolo per i giovani, così da poter conoscere alcuni settori del mondo del lavoro. Open Food è un progetto che abbiamo finanziato e in cui crediamo con convinzione, e che pensiamo in futuro di ripetere in una maniera ancora più strutturata”.

 Soddisfatto il fotografo Giuseppe Ortu, ideatore della manifestazione attraverso l’agenzia Visionare. “Non parlerei di due settori divisi: i ragazzi e le ragazze hanno saputo unire cucina e fotografia, dando il proprio contributo a entrambi gli ambiti. E sono felicemente sorpreso, perché hanno dimostrato tutti un alto livello tecnico e di apprendimento, e grande curiosità”, ha dichiarato. 

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