L’ordinanza che vieta di usare l’acqua a Olbia.
L’acqua della sub frazione di Trainu Moltu non è potabile. Così il Comune di Olbia, attraverso un’ordinanza sindacale contingibile e urgente, ha disposto il divieto di utilizzo dell’acqua potabile. L’ordinanza, n. 79 dell’11 ottobre 2024, revoca la precedente ordinanza n. 34 del 1 agosto 2024 e impone nuove misure a seguito di ulteriori analisi condotte dall’Asl di Olbia.
Le analisi effettuate sulle acque prelevate il 9 settembre 2024 hanno evidenziato la presenza di un parametro fuori norma: il livello di trialometani ha superato i limiti imposti dal Decreto Legislativo n. 18 del 23 febbraio 2023, nonostante il rientro nei valori di batteri coliformi, Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Tali risultati hanno portato alla dichiarazione di non idoneità dell’acqua per uso potabile e per la preparazione di alimenti, sebbene sia possibile il suo utilizzo per il lavaggio e l’igiene personale e domestica.
In virtù di quanto emerso dalle analisi, l’acqua erogata non potrà essere consumata come bevanda né utilizzata per la preparazione di cibi che richiedono acqua come ingrediente principale, come nel caso delle minestre. L’uso è consentito solo per il lavaggio di alimenti e per l’igiene personale, previa bollitura dell’acqua per almeno 15 minuti.
L’ordinanza è stata notificata al Comando di Polizia Municipale, alla società Abbanoa Spa, alla ASL n. 2 di Olbia e agli organi di stampa per garantire la diffusione delle informazioni alla cittadinanza. Il divieto resterà in vigore fino a quando l’ASL di Olbia non comunicherà l’avvenuto ripristino della qualità dell’acqua ai parametri stabiliti dalla legge. L’amministrazione comunale invita tutti i cittadini a prestare massima attenzione alle indicazioni fornite, al fine di evitare possibili rischi per la salute.






