Donna morta a Olbia, cosa hanno trovato i vigili in casa

Il ritrovamento degli agenti della polizia locale.

Un odore nauseabondo. All’interno, cumuli di rifiuti e sporcizia ovunque. Sacchi di spazzatura, resti di cibo avanzato, bottiglie di plastica lasciate per terra. È questa la scena che si sono trovati davanti i due agenti della polizia locale che, per primi, ieri mattina, sono entrati nella villetta di via Isonzo a Olbia.

Una casetta normale, dall’aspetto un po’ trascurato dall’esterno, tanto che i vicini sospettavano che non ci vivesse più nessuno. E, invece, no. Davide Derosas aveva continuato a usare quell’abitazione, che condivideva con la madre, normalmente. Anche dopo che il genitore, Antonia Sanna, era morto.
Quando poi i due agenti hanno aperto la porta della camera dove si trovava il corpo della donna, sono stati investiti da un odore insopportabile. Il cadavere della madre era , sul letto, sommerso dai rifiuti e dai sacchi di plastica. Quasi mummificato.
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