Il Festival dell’Aerospazio atterra dopo tre giorni di incontri a Olbia

Festival dell’Aerospazio: conclusa la tre giorni di Olbia

Giunge alle battute conclusive la seconda edizione del Festival dell’Aerospazio, organizzato da Astec a Olbia. Evento con il partenariato di Regione, Comune, Cipnes e UniOlbia. La manifestazione, inaugurata lo scorso 26 settembre, ha animato il Museo Archeologico di Olbia per tre giorni. E’ stata non soltanto un’occasione per stimolare la curiosità scientifica tra i giovani, ma anche una vera e propria piattaforma strategica per lo sviluppo economico e aziendale della Sardegna. Il Festival ha offerto attività formative rivolte ai giovani con laboratori tecnici ed esperienze uniche come il cinema sferico, proponendo contenuti educativi selezionati per bambini e adulti.

Tuttavia, è stata la dimensione più ampia dell’evento a mettere in luce tutte le sue potenzialità: il legame sempre più stretto tra innovazione tecnologica, opportunità di lavoro e sviluppo aziendale. Nel cuore del Mediterraneo, la Sardegna sta infatti ridefinendo il suo ruolo nella Space Economy italiana, puntando su innovazione, ricerca e sinergie tra imprese, istituzioni e università. Il Festival dell’Aerospazio ha acceso i riflettori su una visione ambiziosa: trasformare l’isola in un polo di eccellenza per il settore aerospaziale, catalizzando investimenti e collaborazioni strategiche a livello nazionale e internazionale.

Gli interventi al Festival dell’Aerospazio di Olbia

Marilisa Pischedda, direttrice del Festival e fondatrice dell’ASTEC, ha sottolineato l’urgenza di proiettare la Sardegna verso un futuro sostenibile, sfruttando le infrastrutture già presenti, come il Distretto Aerospaziale della Sardegna (DAS) e il Parco Tecnologico. Ha inoltre ricordato che l’innovazione non è una novità per il territorio, ma è il momento di intensificare gli sforzi per garantirne la crescita continua.

L’impegno delle istituzioni è evidente. Giuseppe Meloni, vicepresidente della Regione Sardegna, ha ribadito l’importanza di un approccio lungimirante nella gestione dei fondi europei, destinando risorse specifiche al settore aerospaziale. “Chi programma deve guardare al lungo periodo” ha dichiarato Meloni, sottolineando come la Sardegna abbia già posto le basi per diventare un protagonista nella Space Economy.

Il legame tra formazione e mercato del lavoro è stato un tema ricorrente nei dibattiti. Desirè Manca, assessore regionale al lavoro, durante la giornata di apertura del Festival ha presentato il suo progetto Filo Sardegna, che mira a colmare il divario tra il mondo accademico e quello produttivo, creando un canale diretto tra studenti e imprese. “Solo con una formazione qualificata possiamo garantire ai nostri giovani un futuro occupazionale stabile” ha affermato Manca. Anche l’università gioca un ruolo chiave in questo scenario. Giuseppe Mazzarella, delegato del Rettore per le tematiche aerospaziali dell’Università di Cagliari, ha parlato dell’importanza di creare figure professionali specializzate. Con l’avvio di corsi innovativi come Ingegneria Navale a Olbia e Ingegneria Biomedica a Cagliari, l’università sta contribuendo attivamente alla costruzione di competenze strategiche per il territorio.

Collaborazioni tra istituzioni locali e nazionali

Un aspetto cruciale del Festival è stato il dialogo tra istituzioni locali e nazionali. Massimo Temussi, direttore generale delle politiche attive del lavoro, dei servizi e degli incentivi all’occupazione del Ministero del Lavoro, ha evidenziato l’interesse internazionale per le potenzialità del settore aerospaziale sardo. Secondo Temussi, il settore aerospaziale rappresenta un’opportunità unica per unire scienza, tecnologia e innovazione, rendendo la Sardegna un punto di riferimento a livello globale. In parallelo, il Poligono Interforze del Salto di Quirra, con le sue strutture militari all’avanguardia, è già coinvolto in progetti tecnologici avanzati, come i test su sistemi di propulsione, la realizzazione di elementi tecnologici idonei ad essere utilizzati sulla Luna e su Marte e le piattaforme stratosferiche. Il generale Davide Cipelletti, comandante del Poligono, ha raccontato come queste tecnologie siano utilizzate non solo a scopo militare, ma anche per la protezione ambientale, come nel monitoraggio del territorio e nella prevenzione degli incendi.

Innovazione = crescita e occupazione
Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, con l’assessore Sabrina Serra, hanno sottolineato come la creazione di nuovi percorsi formativi, come il corso di ingegneria navale presso l’Università di Olbia, possa offrire ai giovani sardi competenze spendibili nel mercato del lavoro, evitando così la necessità di migrazione verso il continente o l’estero. Questo rafforza l’idea che l’innovazione tecnologica debba sempre andare di pari passo con lo sviluppo sociale e occupazionale. Monica Cugia, rappresentante della Camera di Commercio di Sassari, ha ribadito l’importanza del trasferimento delle competenze digitali alle imprese, evidenziando come anche le aziende più tradizionali debbano adattarsi ai cambiamenti tecnologici per rimanere competitive.

Sardegna, un hub per il futuro dell’Aerospazio

Il Festival dell’Aerospazio ha tracciato un percorso ambizioso per il futuro della Sardegna, dove l’innovazione tecnologica, la formazione di qualità e la collaborazione tra pubblico e privato rappresentano i pilastri per la crescita. La Sardegna ha tutte le carte in regola per diventare un hub strategico per la Space Economy, ma la sfida, come emerso dai vari interventi, sarà quella di garantire che queste iniziative si traducano in un ritorno concreto per il territorio, sia in termini economici che occupazionali. Con il supporto di infrastrutture tecnologiche all’avanguardia e un impegno congiunto tra istituzioni e imprese, la Sardegna si prepara a volare alto nel settore aerospaziale, confermando la sua capacità di reinventarsi e guardare al futuro con ambizione e determinazione.

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