Pronto soccorso di Olbia da bollino rosso: fino a 4 ore per essere visitati

Lunghe attese al Pronto soccorso di Olbia.

Il Pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia ha sicuramente problemi di attesa tutto l’anno ma in estate la situazione diventa catastrofica. Giornate da bollino rosso per i lunghi i tempi d’attesa. Una vera e propria emergenza come si evince dai racconti dei pazienti. Tantissimi turisti presenti ma anche molti residenti in zona.

Oggi è una di quelle giornate particolari: si sa quando si entra ma non si sa quando si esce. Al Pronto soccorso si fa l’accettazione e in base ai sintomi e problemi viene dato il codice di emergenza. Il più grave è il codice rosso, che ha precedenza su tutto.

Quindi, se si è in attesa da qualche ora, sta per arrivare il proprio turno ma arriva un ambulanza con codice rosso, ha precedenza su tutto. Solo alle ore 18.30 di oggi sono arrivate di seguito 2 ambulanze e una aveva appena scaricato il paziente.

La signora Giusy, che passeggia fuori dal Pronto soccorso, turista in vacanza a Olbia da circa una settimana, spiega che sono li da 3 ore e mezza e temono che, trattandosi di codice verde, passerà molto altro tempo. “Non si può stare ore e ore al pronto soccorso, è allucinante, siamo qui già da un paio d’ore –si lamenta- Ma questo è niente purtroppo, c’è anche di peggio nell’attesa”.

C’è una ragazza con il collare, che attende appoggiata al muro desolata. Un altro uomo, passeggia con tante cartelle in mano e con la figlia, in attesa che gli diano notizie sulla moglie che stanno visitando già da un po. Anche i parenti o accompagnatori sono stanchi, rassegnati, esasperati. 

“Bisognerebbe che i codici rossi fossero gestiti in un altro reparto per accorciare i tempi, ma non viene fatto –afferma un altro signore che attende di entrare-. In ogni caso i tempi sono troppo lunghi. ”. Una situazione di difficoltà che alimenta proteste da parte dei pazienti che hanno manifestato la loro rabbia anche sui social. Nonostante l’affollamento e la lunga attesa nessuno ha accusato medici o infermieri.

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