Migrante con permesso di soggiorno per motivi umanitari spacciava a Olbia: arrestato

Trovato con 10 grammi di eroina.

I militari della Guardia di finanza del gruppo di Olbia, in un servizio volto alla repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un cittadino di origine nigeriana di anni 28, A.A., in Italia da quattro anni con regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari, residente in Treviso ma di fatto domiciliato in Olbia.

In particolare, nel corso di specifici controlli posti in essere presso il crocevia del passaggio a livello tra corso Vittorio Veneto ed il centro cittadino, zona già diverse volte teatro di interventi mirati per la repressione delle attività di spaccio di droga, l’attenzione degli operanti veniva richiamata da un soggetto, già noto ai miliari operanti poiché vicino ad elementi di origine africana gravati da precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti, che, transitando in bicicletta nella succitata via, alla vista dell’autopattuglia, imboccava repentinamente una strada traversa, cercando di liberarsi al contempo di un involucro.

Raggiunto dai militari, che nel mentre avevano recuperato anche quanto gettato via dal soggetto, lo stesso veniva fermato. Nell’involucro veniva rinvenuto un ovulo di eroina del peso di 10 grammi, nonché un bilancino di precisione mentre sul soggetto invece venivano rinvenuti due telefoni cellulari e banconote di diverso taglio, custodite alla rinfusa all’interno delle tasche. Pertanto, i militari procedevano a recarsi presso il domicilio del soggetto per effettuarvi una perquisizione.

Qui, con l’ausilio dei cani antidroga Ether e Zatto, i militari riuscivano ad identificare l’armadio nelle disponibilità dello spacciatore, nel quale probabilmente veniva custodito lo stupefacente. L’accurata opera di perquisizione posta in essere consentiva di rinvenire, abilmente occultati, quasi cinquemila euro ritenuti proventi dell’attività illecita e pertanto posti sotto sequestro, nonché ulteriori due telefoni certamente impiegati per mantenere i contatti sia con i fornitori che con la folta clientela.

La sostanza stupefacente, sottoposta al droptest a disposizione dei militari delle fiamme gialle, è risultata essere di ottima qualità e, una volta tagliata, suddivisa in dosi ed immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 3mila euro. Al termine delle attività, l’uomo veniva pertanto tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria di Tempio Pausania, che quale ne disponeva la custodia presso le celle di sicurezza del gruppo Guardia di finanza Olbia.

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