Foto inedite, pagine del diario e storie di vita: Olbia rivive l’Olocausto attraverso Anna Frank

La mostra su Anna Frank a Olbia.

Una mostra per illustrare un tema sempre di grande attualità come quello della persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Fotografie, in gran parte inedite, immagini e le citazioni delle pagine del Diario più famoso dell’Olocausto, che fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista.

Ideata e prodotta dalla Fondazione Anne Frank di Amsterdam, arriva al museo Archeologico di Olbia la mostra “Anne Frank, una storia attuale”. La mostra è stata tradotta in oltre 20 lingue ed ha viaggiato in più di 100 Paesi del mondo, ponendosi come centro propulsore di attività quali corsi di formazione per gli insegnanti e progetti didattici per gli studenti.

Si rivolge ad un pubblico di ogni età e intende stimolare una riflessione sul significato di ideali quali la tolleranza, il rispetto reciproco e la democrazia, valori fondamentali per il mantenimento di una società democratica e pluralista. L’intreccio di 2 piani narrativi, la storia di Anne e della sua famiglia da un lato e gli eventi che stanno travolgendo l’Europa in quegli stessi anni dall’altro, riesce a porre efficacemente in rilievo temi quali il fanatismo politico e la ricerca di un capro espiatorio, le epurazioni, l’atteggiamento nei confronti degli ebrei, la Shoah e le violazioni dei diritti umani.

Il taglio biografico e soggettivo che caratterizza l’impostazione della mostra è ben sintetizzato da una frase di Abel Herzberg, avvocato e scrittore olandese deportato a Bergen Belsen che disse: “Non ci sono sei milioni di ebrei sterminati, c’è un ebreo ucciso e questo è successo sei milioni di volte”. È evidente, infatti, quanto la possibilità di seguire i destini di singoli individui, possa favorire la comprensione del contesto storico.

La mostra sa fornire collegamenti non banali o scontati con l’attualità e invita a prendere parte attiva ai problemi del presente a partire dalla conoscenza del passato; non a caso gli ultimi pannelli si focalizzano sull’attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani.

Il percorso ha un andamento cronologico: la prima parte copre l’intero arco di vita di Anne, dal 1929 al 1945, mentre gli ultimi pannelli si riferiscono al ritorno dell’unico superstite della famiglia Frank, Otto, alla vicenda del Diario di Anne, fino ad un accenno alle più recenti violazioni dei diritti umani nel mondo.

Più nello specifico la mostra risulta suddivisa in 5 periodi ordinati cronologicamente – evidenziati anche graficamente da diversi colori di fondo dei pannelli – che consentono l’approfondimento di altrettante tematiche:

1929-1933: i primi quattro anni di vita di Anne, l’ascesa del Partito Nazionalsocialista in Germania. Temi: il nazionalismo e la ricerca del capro espiatorio.

1933-1939: la fuga in Olanda della famiglia Frank. L’espulsione degli ebrei dalla Germania e la loro persecuzione. Tema: la “pulizia etnica

1939-1942: l’inizio della persecuzione degli ebrei. Tema: il coraggio civile.

1942-1945: il periodo di clandestinità dei Frank nell’alloggio segreto, il diario di Anne e la deportazione. Tema: la Shoah

Dal 1945 a oggi: le reazioni alla pubblicazione del diario e la società del dopoguerra. Temi: i diritti umani e le responsabilità individuali nel mantenimento della democrazia.

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