Un nuovo altare per la chiesa di Nostra Signora De La Salette a Olbia

La celebrazione sarà presieduta dal vescovo.

Oltre alle celebrazioni della Giornata Mondiale del malato, in programma giovedì 11 febbraio un altro importante appuntamento è previsto per la parrocchia di Nostra Signora De La Salette è previsto domenica 14 febbraio allre ore 10.

La comunità si riunirà in festosa assemblea per il Rito di Dedicazione del nuovo altare, dopo i lavori di adeguamento liturgico che hanno interessato diverse parti della Chiesa. La celebrazione sarà presieduta da Monsiognor Sebastiano Sanguinetti.

L’altare è il centro della Chiesa, è il simbolo di Cristo, e su di esso si celebra l’Eucaristia, memoriale della passione, morte e risurrezione del Signore. E’ anche luogo di onore e venerazione dei Santi e dei Martiri, e per questo durante il Rito saranno solennemente collocate all’interno di esso alcune reliquie, affinché anche fisicamente ci sia sempre la presenza stessa dei Santi. Sono state scelte reliquie sarde della Beata Antonia Mesina, di Sant’Ignazio da Laconi e della Beata Edvige Carboni.

La chiesa di Olbia fu giuridicamente costituita con decreto datato primo maggio 1964, inaugurata il 25 marzo 1979 è l’unica parrocchia in Sardegna e una delle poche in Italia dedicata alla Vergine de La Salette. Disegnata dall’architetto Roberto Cera la chiesa presenta una copertura caratterizzata da una volta a crociera in cemento armato. All’interno delle grandi vetrate posizionate nella parte alta della struttura fanno filtrare la luce all’interno.

Recentemente è stata oggetto di lavori di adeguamento liturgico della chiesa: il nuovo orientamento dell’altare, un pezzo unico di trachite di Ozieri, il pavimento in marmo di Orosei e l’organo che è stato spostato a destra dell’altare, mentre al centro svetta il Cristo in croce. Anche il simulacro della Madonna è stato spostato e collocato nella parte sinistra della chiesa a fianco all’ambone.

“Si tratta di un avvenimento importante – spiega don Gianni Sini – perché nell’altare si ritrova tutta l’assemblea verso l’altare, lì la comunità si nutre del pane della vita e si disseta al calice della salvezza e noi rappresentiamo i commensali di Dio che devono diventare luce del mondo”. La celebrazione si svolgerà nel rispetto della normativa di sicurezza per evitare il contagio.

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