La terribile storia del cane tagliato dal fil di ferro che ha scosso Olbia

La storia del cane gravemente ferito a Olbia.

Un cane è stato tagliato in due da un filo di ferro, uno di quelli usati dai bracconieri. E’ successo a Olbia qualche settimana fa. L’animale è stato trovato con una grave ferita infetta e il pene fuoriuscito dalla sua sede.
L’intervento è avvenuto con successo il 24 maggio e fortunatamente Michele, il nome del cane, accolto dalla Lida di Olbia sta recuperando le sue forze.

Tuttavia, Michele sta lottando ancora contro l’infezione, infatti, avanti ieri è stato portato in clinica per il drenaggio del siero che si è formato attorno alla lesione. Una brutta storia che fa emergere quanta violenza c’è sugli animali anche a Olbia.

“Il caso di Michele non è il primo. In particolare – ha detto Cosetta, volontaria della Lida –, quattordici anni fa un altro cane venne trovato nelle sue stesse condizioni: tagliato in due con un cappio”. Le storie sono tantissime; ogni giorno l’associazione ha a che fare con continui abbandoni, maltrattamenti di ogni genere verso cani e gatti. “Un problema culturale, radicato nella nostra società – ha detto la volontaria -. La Regione dovrebbe investire su campagne informative, anche attraverso le scuole per insegnare agli esseri umani il rispetto verso gli animali”.

Di fronte a queste storie raccapriccianti di ordinaria violenza perpetuate dall’uomo, c’è l’aiuto che altri umani, i volontari della Lida di Olbia, danno agli animali e l’amore verso i simili. “Michele è salvo anche grazie ai suoi fratellini Tomaso e Uriel – aggiunge Cosetta -. I due angeli hanno vegliato sul loro fratello ferito tenendolo sempre in mezzo a loro”.

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