Olbia, favori in cambio di incarichi professionali: tra gli indagati anche un ex consigliere comunale

Quattro persone sono finite nel mirino della procura di Tempio con l’accusa di corruzione e tentata concussione.

C’è anche un ex consigliere comunale di Olbia tra gli indagati dalla procura di Tempio con l’accusa di corruzione e tentata concussione. Sono quattro le persone finite nel mirino dei magistrati: Giuseppe Costa, Roberto Capobianchi, Giorgio Spano e il figlio Gabriele. Secondo l’accusa, i quattro avrebbero concesso particolari favori nelle pratiche urbanistiche in cambio di incarichi professionali.

Tra i quattro, come detto, anche Giorgio Spano, titolare con il figlio Gabriele di uno studio professionale e di una ditta che si occupa di costruzioni edili, e in passato consigliere e assessore comunale, oltre che presidente della commissione Urbanistica nella precedente amministrazione.

Nel corso dell’inchiesta, coordinata dal procuratore Domenico Fiordalisi, la guardia di finanza di Olbia avrebbe effettuato numerosi perquisizioni. In particolare, le indagini si sarebbero concentrate su una lottizzazione di San Pantaleo e su altri progetti relativi a ville e immobili a Porto Rotondo. Secondo l’accusa, si tratta di pratiche edilizie che avrebbero beneficiato di particolari trattamenti di riguardo da parte di Giorgio Spano in cambio di incarichi professionali affidato al suo studio.

Dai legali dell’ex consigliere comunale intanto filtra tranquillità e voglia di collaborare: “Abbiamo messo a disposizione tutta la documentazione che prova l’assoluta infondatezza delle accuse”.

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