Iniziative a Olbia per la Giornata della fibromialgia
Il 12 maggio anche Olbia ha celebrato la 32esima Giornata di sensibilizzazione sulla fibromialgia. Per questa ragione il Comitato fibromialgici uniti (www.cfuitalia.it) ha proposto in tutta Italia l’iniziativa “Facciamo luce sulla Fibromialgia”. Le referenti Sabrina Pitzoi e Valentina Degortes e altre quattro volontarie per la Sardegna stanno lavorando sul territorio dal 2020 e collaborano attivamente con le amministrazioni comunali e le altre associazioni di volontariato sul territorio. L’iniziativa ha consistito nell’illuminare monumenti, piazze o palazzi con luci di colore viola/lilla, che è il colore scelto per questa malattia.
A dimostrazione della grande sensibilità dell’amministrazione di Olbia, le luci della sopraelevata si sono colorate di viola, rendendo concreto il sostegno alla lotta contro la fibromialgia. La città si è unita in un gesto simbolico ma significativo, mostrando solidarietà e supporto alle persone che convivono con questa malattia e alle loro famiglie.
Cos’è la fibromialgia
La fibromialgia, o FM, è una condizione cronica che affligge una piccola percentuale della popolazione mondiale, in particolare le donne giovani e di mezza età. Presenta una vasta gamma di sintomi, tra cui dolori muscolari e ossei, disturbi del sonno, stanchezza, rigidità muscolare e articolare prolungata, mal di testa e sensazioni di intorpidimento e formicolio agli arti. La fibromialgia spesso confonde poiché alcuni dei suoi sintomi tipici possono essere riscontrati in altre condizioni cliniche. Prima si riteneva che la fibromialgia fosse un’infiammazione, ma ora si sa che c’è molto di più. La fibromialgia interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa ma non nulla a che vedere con l’artrosi e con altre patologie ossee.
Purtroppo la sindrome fibromialgica manca di alterazioni di laboratorio che ne consentano il rapido riconoscimento, per cui la diagnosi va fatta sui sintomi. Per questa ragione talvolta il paziente fibromialgico era considerato un malato immaginario e non riceveva le cure necessarie, anche solo per lenire il dolore. Negli ultimi dieci anni però sono state catalogate alcune linee guida che consentono il riconoscimento della malattia e quindi la diagnosi. Uno di questi è la scoperta di alcuni “tender points” o punti sensibili alla digitopressione che sono sempre presenti nel paziente fibromialgico e assenti in altre patologie.
Gli organizzatori ringraziano le amministrazioni che hanno voluto sostenere l’iniziativa per aver contribuito a rendere visibile la fibromialgia. Grazie a gesti come questi, si spera che sempre più persone possano essere consapevoli della realtà di chi lotta quotidianamente con i sintomi della fibromialgia.
L’importanza di sensibilizzare sull’argomento è fondamentale per garantire una maggiore comprensione e supporto per chi è affetto da questa patologia. Iniziative come “Facciamo luce sulla Fibromialgia” sono cruciali per dare voce a chi soffre non ascoltato e per rompere i tabù che ancora circondano la fibromialgia. Grazie all’impegno di tutti coloro che hanno partecipato, la fibromialgia diventa sempre meno invisibile.