Mater Olbia, scontro sulla sanità privata: “Le carte che inchiodano la Regione”

Continua la protesta di Caminera Noa “No al Mater Olbia”.

Caminera Noa, promotore della manifestazione contro l’apertura della struttura Mater a Olbia, di proprietà degli emirati del Qatar, risponde ai diversi attacchi ricevuti su i social.

La manifestazione, fatta il 17 giugno, è nata in difesa della Sanità Pubblica, contro la privatizzazione del Sistema Sanitario e il taglio selvaggio dei servizi ospedalieri che favoriscono la mobilità passiva sanitaria e il depauperamento delle risorse economiche, professionali e demografiche della Sardegna.

Ma dopo la manifestazione, davanti al Mater Olbia, l’assessore regionale alla sanità Arru ha commentato con il seguente tweet: “Continuiamo a fare polemica su informazioni non corrette; la spesa per ospedali e sanità privata della Sardegna è la più bassa d’Italia; si daranno sodi solo se faranno prestazioni ad alta complessità per ridurre mobilità fuori Sardegna”.

I portavoce di Caminera Noa rispondono, all’assessore Arru, riportando i budget, i dati e le carte che si trovano nelle delibere regionali: “Le prestazioni di alta complessità erogate dalle strutture private accreditate sono pari a € 22.128.274,30, che sommate a €1.800.000 giungono a € 23.928.274,30, corrispondenti a meno del 24% del totale del budget, cioè meno di un quarto! (Arru afferma che i soldi ai privati vanno solo per prestazioni ad alta complessità)”.

Sempre i portavoce di Caminera Noa scrivono nel loro comunicato che per quanto attiene il periodo successivo al 2018, l’Assessore ritiene che sia necessario prevedere la definizione delle risorse per l’acquisto di prestazioni di assistenza prevalentemente ospedaliera per gli erogatori privati ed in particolare per l’ospedale privato della Gallura come di seguito specificatamente indicato:

per le prestazioni di alta complessità, sulla base delle risorse disponibili; inoltre, per il nuovo ospedale della Gallura sulla base di una valutazione favorevole dei dati di mobilità sanitaria e del percorso intrapreso dallo stesso quale centro di alta specializzazione ed eccellenza clinica, con obiettivi di affermazione a livello nazionale ed internazionale per la diagnosi, la cura, la riabilitazione e la ricerca scientifica correlata all’assistenza socio-sanitaria;

per le altre prestazioni (notare bene “altre prestazioni”, ovvero non esclusivamente quelle di alta complessità! ndr) necessarie per portare a regime l’ospedale Mater Olbia previa definizione nei rapporti con lo Stato della normativa applicabile alla Regione in materia sanitaria, ivi inclusa la possibilità di procedere all’adozione di idonee norme di attuazione, attraverso un incremento del tetto storico regionale.

Infine i portavoce del soggetto-progetto Caminera Noa Alessia Etzi e Giovanni Fara richiedono un incontro urgente con l’assessore regionale Arru.

 

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