Nizzi replica a Navone: “Non è questione politica, bisogna rispettare la legge”

La replica del sindaco di Olbia.

Pronta la replica del sindaco di Olbia Settimo Nizzi, che è intervenuto in merito alle dichiarazioni del consigliere della minoranza Augusto Navone, il quale aveva dichiarato che la sua esclusione in base all’ipotesi di incompatibilità con il suo ruolo da direttore dell’Amp Tavolara è una chiara manovra politica.

Il primo cittadino si è espresso sulla questione dell’incompatibilità de capo della Grande Coalizione Augusto Navone, spiegando il perché del voto espresso dalla maggioranza in consiglio comunale. “E’ talmente certa, non posso io essere giudice ma sono chiamato a rispettare la legge – dichiara -. Non è un fatto politico ma è una questione di rispetto della giurisprudenza. Non si può buttare sulla politica quando uno non rispetta le leggi. E’ la prima volta che accade una cosa del genere, hanno parlato di ghigliottina. Io dico loro che abbiamo soltanto preso atto di una situazione assolutamente incontestabile. Abbiamo votato perché abbiamo preso atto di queste cose. Sono centinaia le sentenze che dicono chiaramente quello che noi abbiamo deciso”.

Nizzi, mostrando un fascicolo di sentenze, ha affermato che “Noi ci basiamo sulle leggi e facciamo il bene dei nostri cittadini a differenza di chi pensa di giustificare la malaparata nella colpa della politica, perché la politica è cattiva, perché non rispetta gli avversari e perché è fatta da gente non democratica. In campagna elettorale abbiamo lasciato perdere che il candidato avversario era ineleggibile per non metterci dentro un momento di esaltazione del confronto che sarebbe sfociato in cose più gravi nella comunità e incattivire la campagna elettorale”.

Sul suo ruolo passato di politico e rappresentante della Provincia e nel consorzio industriale ha dichiarato di essere stato rimosso dall’incarico. “L’allora politica di centrosinistra non gradiva ci fosse un presidente del centrodestra nel Cipnes – prosegue -, allora forzarono la mano per dire di andare a casa. Chi pensa che vogliamo amputare uno dei componenti del Consiglio comunale, non gli abbiamo detto che deve dimettersi ma abbiamo solo votato per l’incompatibilità. Ha due strade, o restare in consiglio comunale o dimettersi dall’Area marina protetta di Tavolara”.

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