Via le panchine dalle piazze del centro, la scelta di Nizzi divide Olbia

Rimozione delle panchine a Olbia: la posizione di Confcommercio e dei cittadini

La decisione del sindaco di rimuovere le panchine dalle piazze centrali di Olbia crea opinioni divergenti tra i cittadini. La rimozione, in corso o già fatta, riguarda le piazze Regina Margherita, Matteotti e Mercato. La misura, adottata per contrastare situazioni di degrado urbano e fenomeni di spaccio, ha trovato il sostegno di Confcommercio, ma con alcune riserve.

Il parere di Confcommercio

Tra le reazioni più significative spicca quella di Nino Seu, responsabile dell’area Gallura di Confcommercio Nord Sardegna, che ha spiegato le ragioni per cui l’associazione di categoria appoggia la scelta del primo cittadino. “Le ragioni che hanno portato a questa decisione sono evidenti. Alcune piazze erano diventate ritrovi per individui dediti ad attività illecite, con episodi di spaccio, risse e disordini che creavano grossi problemi anche per le attività commerciali circostanti”, ha dichiarato Seu.

Tuttavia, il responsabile di Confcommercio avverte che questa scelta deve essere parte di un piano più ampio: “La rimozione delle panchine è un primo passo, ma deve essere seguita da ulteriori azioni di prevenzione e controllo, con una presenza più assidua delle forze dell’ordine. Non possiamo fermarci qui: servono interventi strutturati per garantire che queste aree tornino a essere spazi fruibili per famiglie, ragazzi e bambini”. Seu ha ricordato che fino a qualche anno fa tra piazza Regina Margherita e Piazza Matteotti era attiva una stazione mobile della polizia locale, un presidio che svolgeva un’efficace funzione di deterrenza, ma che è stato sospeso per motivi di costi e personale. “Ripristinare presìdi simili o incrementare i controlli sarebbe fondamentale per consolidare il risultato ottenuto con questa decisione”, ha aggiunto.

Mentre Confcommercio condivide la necessità di contrastare il degrado, molti commercianti locali esprimono dubbi sull’impatto che la rimozione delle panchine avrà sulla frequentazione del centro. “Ammetto che spesso le panchine erano usate da persone poco corrette che le occupavano anche per ore, bivaccando, bevendo e infastidendo i clienti. Però questi ultimi le usavano per una pausa durante lo shopping con le buste. Speriamo che i clienti continuino a trovare attraente il centro”, sostiene un esercente che teme una possibile riduzione dell’afflusso alle numerose attività commerciali.

“Le panchine erano utili”

Le panchine erano utili per chi si fermava a fare acquisti o per le famiglie che passeggiavano nel centro” spiega la titolare di un negozio di abbigliamento in corso Umberto. “Rimuoverle rischia di penalizzare ulteriormente un’area già in difficoltà dal punto di vista commerciale”. Un altro punto sollevato dai commercianti riguarda la mancanza di alternative. “Se c’erano problemi di ordine pubblico, forse si poteva pensare a un controllo più serrato piuttosto che a una soluzione così drastica” osserva il proprietario di un bar. “La percezione di un centro meno vivibile potrebbe disincentivare la frequentazione, e questo non giova a nessuno”.

Seu minimizza questi timori: “Non credo che l’assenza delle panchine influirà negativamente sul commercio. Chi vuole fare una pausa può sempre usufruire di bar e locali, e questo potrebbe persino avere un effetto positivo sugli incassi degli esercenti. Il punto è migliorare l’immagine e la sicurezza del centro, garantendo ordine e decoro per tutti”. Seu sottolinea l’importanza di una collaborazione costante: “Dobbiamo lavorare insieme per rendere le piazze e le vie del centro luoghi di incontro e socialità, fruibili da tutti. La decisione del sindaco dà un segnale positivo chiaro a chi sfruttava questi spazi per attività illecite, ma ora è fondamentale garantire che le aree centrali tornino a essere vivibili e sicure, grazie a interventi mirati e a una maggiore sorveglianza”.

Qualche passante ha infine espresso perplessità all’idea di essere “costretto” a consumare in un bar per riposarsi. Alcuni commercianti propongono un dialogo più ampio con l’amministrazione per trovare soluzioni che possano conciliare sicurezza e vivibilità. Tra le proposte avanzate c’è l’installazione di nuove panchine in aree meglio illuminate e più controllate, l’introduzione di telecamere di sorveglianza o l’organizzazione di eventi serali per aumentare la presenza di cittadini nelle strade. “Non vogliamo un centro svuotato, ma un centro vivo”, conclude una commerciante. “Le panchine sono simboli di accoglienza, non un problema in sé. Bisogna lavorare insieme per rendere Olbia un luogo sicuro e attraente per tutti”.

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