Quirico Sanna lascia il Psd’Az; “Oggi i sardisti sono odiati”

Il gallurese Quirico Sanna sbatte la porta e lascia il Psd’Az

Con Solinas era stato assessore regionale all’Urbanistica e capo di gabinetto, ora Quirico Sanna lascia il Psd’Az e sbatte la porta. Alle elezioni il risultato era stato magro, con meno di mille voti, poi c’erano state le tensioni col resto del gruppo dirigente. Ora, con un lungo post su Facebook accompagnata dall’immagine “L’esilio” l’ex assessore spiega la sua decisione.

L’addio di Sanna a Solinas e Moro

“In queste lunghe giornate d’estate ho avuto modo di riflettere su tante cose – scrive Quirico Sanna -. Ho riflettuto molto su cosa è oggi il Partito Sardo d’Azione, su gli errori fatti in questi ultimi otto anni, otto anni in cui io ho fatto parte della segreteria nazionale sostenendo e difendendo la linea politica del segretario Christian Solinas, quindi sodale e complice di cosa è diventato oggi quello che fu il glorioso Partito Sardo d’Azione.

“Oggi abbiamo dinnanzi a noi un partito che appare più un traditore che un difensore della nazione sarda, abbiamo un segretario che non è amato dai sardi e anche da molti sardisti, un presidente del partito imposto in un congresso farsa. Oggi il Partito Sardo è in terapia intensiva. Ha perso organi vitali, non ha più un gruppo consiliare nella massima assemblea sarda, non ha nessun rappresentate nel parlamento Italiano, non ha nessun rappresentante nei comuni più importanti dell’isola .
Ebbene, nonostante tutto ciò, nessuno ha pensato ad un passo indietro. Io l’ho fatto perché insieme a tutta la segreteria mi sento responsabile di questo fallimento. Il segretario e il Presidente invece ritengono che le colpe siano di altri e non di noi stessi“.

“Nell’ultimo congresso hanno voluto blindare lo status quo, io ho cercato di oppormi. Ma le modifiche statutarie impediscono qualsiasi cambio dell’attuale maggioranza. Oggi noi sardisti a causa di chi da otto anni rappresenta il partito, siamo odiati, visto che io ho fatto parte di questo gruppo dirigente, be io vado via. Non voglio più essere complice di un progetto politico inesistente e inconsistente, scelgo l’esilio volontario nella speranza di rientrare quando saremo degnamente rappresentati da veri sardisti degni eredi di Bellieni, Lussu, Oggiano e Melis”.

“Farò sardismo con i tanti esuli sardisti. Lo faremo da esiliati, lo faremo dove ci accoglieranno permettendoci di fare le battaglie che questo attuale PSd’Az non è in grado di fare perché agli occhi del
Popolo Sardo non è credibile”.

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