Elezioni Santa Teresa, così Matta prova a diventare la prima donna sindaco

La candidata sindaco di Santa Teresa Nadia Matta.

La valorizzazione del porto turistico e l’introduzione di nuove discipline sportive per i ragazzi, lo sviluppo del turismo, l’assistenza ad anziani e disabili. Così la candidata Nadia Matta della lista Futuro Diverso intende far rinascere Santa Teresa, diventando, se vincesse, la prima donna sindaco del comune.

Nel suo programma elettorale si va dal miglioramento della viabilità e della segnaletica, all’aumento dei posti barca, fino alla costruzione di una banchina per maxi yacht e piccole navi da crociera. Quest’ultima potrebbe essere realizzata attraverso un prolungamento dell’attuale banchina commerciale verso nord (area già riservata ai traghetti da e per la Corsica). L’obiettivo è quello di portare maggiori flussi di turisti, specialmente in bassa stagione, che possono sostare nell’area portuale e intrattenersi con attività di svago come ad esempio la pesca sportiva, il whale watching, lo snorkeling.

Pertanto rimarrebbe da potenziare la viabilità pedonale da e verso il porto. E ciò mediante la creazione di una passeggiata lungomare, illuminata, che arrivi fino al centro urbano. E comunque chi arriva al porto via mare deve poter lasciare la macchina in un comodo parcheggio vicino per arrivare in centro con un mezzo elettrico. Fondamentale, secondo quanto riportato nel programma della lista di Matta, per il rilancio del turismo e intrattenimento dei giovani, la riqualificazione delle strutture sportive esistenti e l’introduzione di nuove discipline sportive, senza tralasciare le piccole frazioni limitrofe. Si parte con nuovi campi da calcetto e vaste aree verdi per gli sport all’aperto, come ad esempio il beach volley, motocross, tennis.

Ma la sfida più grande è quella di una moderna piscina coperta usufruibile sia da residenti che da vacanzieri. Secondo il parere della candidata della lista Futuro Diverso “la piscina potrebbe essere costruita a costo zero, con i fondi dei privati”. “Desideriamo che la tale opera diventi un centro di eccellenza in zona, anche per il recupero dei portatori di disabilità mediante attività di fisioterapia in acqua”, conclude.

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