Si comincia dal prossimo 27 dicembre.
L’amministrazione comunale di Santa Teresa ha deciso il destino della tassa di soggiorno: sarà gestita dalla Silene multiservizi. Siglata la convenzione che attribuisce alla partecipata, dal 2018 al 2022, un compenso del 15% degli importi versati in modo spontaneo dai contribuenti, del 40% delle somme evase dagli hotel, del 50% di quelle incassate dai privati o da altre strutture extra alberghiere.
Nel frattempo non è ancora stato deciso l’importo delle tariffe per il prossimo anno. A tal proposito la stessa amministrazione comunale avrebbe in programma una serie di incontro con gli operatori del settore alberghiero e turistico. Al momento la tassa di soggiorno è di 2 euro per chi alloggia negli hotel a 4 o 5 stelle o nelle seconde case, che sono più di 10mila. Scende a 1,50 euro al giorno per gli alberghi a 3 stelle, campeggi, b&b, affittacamere, agriturismo, turismo rurale e residence. Si arriva invece a 1 euro, tariffa minima, per gli alberghi a 1 o 2 stelle, mentre autocaravan e caravan pagano l’importo massimo, ovvero 3 euro. Dati alla mano, le presenze medie nelle strutture ricettive di Santa Teresa sono circa 470mila.
La decisione di affidare la tassa di soggiorno alla Silene, la multiservizi comunale, non è però piaciuta ai rappresentanti dell’opposizione, per i quali la gestione sarebbe invece dovuta rimanere nelle mani del Comune.